BoE: il costo del denaro tagliato di mezzo punto percentuale, il governo lancia un piano da 30 miliardi di sterline. Spread torna sotto 200 punti. Chiusure deboli in Asia, Tokyo ai minimi da 15 mesi. Aramco alza la produzione, il petrolio torna in calo.
da La Repubblica.it-ECONOMIA FINANZA dell”11 Marzo 2020
di FLAVIO BINI e RAFFAELE RICCIARDI
MILANO – La volatilità continua a regnare sui mercati finanziari mentre la Banca centrale d’Inghilterra si unisce alla strada inaugurata dalla Federal Reserve americana e taglia il costo del denaro, la Bce annuncia interventi e chiede alla politica di mettere in campo misure straordinarie per non fare la fine della crisi del 2008 e il governo italiano stanzia 25 miliardi per far fronte all’emergenza.
La Borsa di Milano vive una giornata in altalena: dopo l’apertura in ampio rialzo, passa in rosso e quindi chiude a +0,33 per cento. A Piazza Affari si guarda a Mediaset che ha pubblicato i conti del 2019 e a Tim, acquistata dopo che ha annunciato un’offerta congiunta con Telefonica per Oi in Brasile. Anche gli altri listini europei si indeboliscono, complice l’avvio pesante degli scambi americani, e alla fine terminano in negativo: Parigi cede lo 0,57%, Francoforte lo 0,35% mentre Londra scivola dell’1,4 per cento. Wall Street tratta in netto calo, preoccupata dalla mancanza di un preciso piano di reazione economica al virus dalla Casa Bianca: alla chiusura degli scambi Usa, il Dow Jones perde il 4,7%, il Nasdaq cede il 3,85% e lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,3%.
Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi cala sensibilmente: il differenziale ha aperto a 211 punti, poi è sceso repentinamente fino a chiudere a 193 punti base con rendimento del decennale italiano sotto l’1,2%. Nell’asta odierna, torna positivo il rendimento dei Bot dal Tesoro: ha assegnato tutti i 6,5 miliardi di euro di titoli a un anno e il tasso è salito a 0,072% da -0,319% del collocamento precedente. L’euro termina sotto 1,13 dollari, scendendo a 1,1274 dollari. La moneta unica è stabile su quella nipponica a 118,24. Dollaro/yen a 104,98.
L’intervento della BoE e l’attesa per la Bce
La BoE ha infatti deciso di tagliare il tasso di interesse dallo 0,75% allo 0,25% per rispondere all’emergenza coronavirus. Un’azione coordinata col governo, che proprio oggi ha annunciato un pacchetto di misure di stimolo del valore di 30 miliardi di sterline per combattere la crescente minaccia dell’epidemia di coronavirus all’economia britannica. “Sebbene l’entità dello shock economico di Covid-19 sia molto incerta, è probabile che l’attività si indebolisca materialmente nel Regno Unito nei prossimi mesi”, ha affermato la Banca in una nota diffusa al termine della riunione. Ha mantenuto il suo obiettivo per gli acquisti di titoli di stato a 435 miliardi di sterline e il suo obiettivo di acquisto di titoli corporate a 10 miliardi di sterline e annunciato un pacchetto “completo e tempestivo di misure per aiutare le imprese e le famiglie del Regno Unito a superare lo shock economico che probabilmente sarà associato a Covid-19”.
L’attenzione si punta ora sulla Bce, in vista della riunione di politica monetaria di domani. Gli operatori chiedono soprattutto interventi per assicurare liquidità alle banche e alle imprese, in vista di problemi di cassa per l’improvvisa chiusura di molte attività economiche. La presidente Christine Lagarde ha assicurato che l’Eurotower adotterà diverse misure contro gli effetti dell’emergenza coronavirus nella riunione di questa settimana. Secondo Bloomberg, nella conference call di questa notte con i leader Ue ha spiegato che l’istituto centrale guarderà a tutti gli strumenti disponibili, fra cui finanziamenti a bassissimo costo e liquidità. Ai leader europei, Lagarde ha chiesto di agire urgentemente contro gli effetti dell’emergenza coronavirus, altrimenti si rischia “uno scenario come quello della grande crisi finanziaria del 2008”.
Borse asiatiche in calo
Le Borse asiatiche chiudono in calo per la terza volta in quattro giorni, con gli investitori che fanno scattare le prese di profitto dopo il rimbalzo di ieri, mentre aumenta la volatilità in attesa di ulteriori sviluppi sulla diffusione del coronavirus e l’impatto sull’economia globale. Chiude pesante Tokyo (-2,27%), ai minimi in 15 mesi, con lo yen stabile sul dollaro. Ad Hong Kong l’indice Hang Seng perde lo 0,63%. Shanghai termina con un calo dello 0,94%. Shenzhen lascia sul terreno l’1,48%. Sydney affonda del 3,6%. L’indice ha diverse aziende che si affidano al commercio con la Cina, mentre anche le scorte di energia sono state martellate dal calo del petrolio. Singapore e Taipei hanno perso almeno l’1%
Oro in crescita, petrolio giù
Il petrolio fatica a consolidare il rimbalzo di ieri con guadagni oltre il 10% il Wti, sui circuiti elettronici. I prezzi del petrolio hanno ricominciato a scendere dopo che il gigante saudita Aramco ha annunciato l’aumento ulteriore della sua capacità di produzione di greggio di 1 milione di barili al giorno, nell’ambito della guerra con la Russia dopo il mancato accordo in sede Opec+ per tagliare l’estrazione. Come non bastasse, la stessa Opec ha tagliato le stime di domanda per il 2020 mentre le scorte Usa sono cresciute più delle attese. Quando gli scambi europei si avviano a chiusura, il Wti cede il 3,03% a 33,32 dollari al barile, il Brent il 3% a 36,10 dollari.
E’ invece il taglio dei tassi da parte della Bank of England a sostenere le quotazioni dell’oro, che però invertono poi rotta e diventano deboli: alla chiusura dei mercati europei, il metallo prezioso cede lo 0,7% a 1.650 dollari l’oncia.