La manifestazione da Piramide al Miur si è conclusa intorno alle 13 non senza conflittualità, anche all’interno dello stesso movimento studentesco.
da
del 21 ottobre 2022 13:41
La manifestazione da Piramide al Miur si è conclusa intorno alle 13 non senza conflittualità, anche all’interno dello stesso movimento studentesco.
La manifestazione degli studenti romani da Ostiense al Miur del 21 ottobre è scaturita in alcuni momenti di tensione. A far discutere, in particolare, la decisione di appendere i manichini impiccati di Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana dal Ponte Sublicio.
I due presidenti di Senato e Camera, appartenenti rispettivamente a Fratelli d’Italia e Lega, sono stati presi di mira nel giorno in cui dovrebbero concludersi le consultazioni per la formazione del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni. Le forze dell’ordine, in breve tempo, hanno rimosso i manichini.
Il gesto, secondo quanto è stato raccolto da RomaToday, è da riferirsi a una frangia più agitata del corteo – non particolarmente partecipato, a quanto emerge – che sin dall’inizio della manifestazione avrebbe deciso di creare una conflittualità non esattamente programmata dagli organizzatori, ovvero dall’intero movimento studentesco romano.
Lanci di uova, bandiere di Russia e Nato date alle fiamme, bombe carta e cori “contro la scuola dei padroni”, con l’annuncio di numerose occupazioni che, come abbiamo scritto in questi giorni, sono previste in molti licei capitolini già a partire da lunedì 24 ottobre. Tra le scuole superiori rappresentate oggi c’erano Colonna, Morgani, Albertelli, Cavour, Mamiani e Virgilio.
I temi inizialmente portati in piazza sono stati quelli dell’ambiente, del lavoro, l’abolizione del Pcto ovvero dei progetti ex alternanza scuola-lavoro. Ovviamente anche la carenza di spazi e l‘edilizia scolastica: mancano le aule, i laboratori non vengono svolti, ci sono infiltrazioni e tetti pericolanti. Denunce che studentesse e studenti portano in strada ma che, secondo quanto riferiscono alcuni partecipanti al corteo “alla fine non sono state rese protagoniste perché si è cercata solo la conflittualità in un modo che non riteniamo adeguato e opportuno”.