In arrivo a Pratica di Mare altre 2,5 milioni di dosi
Redazione ROMA 02 giugno 2021 17:43 NEWS
ANSA/DEDI SINUHAJI
Possiamo accelerare campagna per superare stagione difficile. Da domani tutti possono prenotare il vaccino antiCovid.
E’ quanto sottolinea, su Fb, il Ministro della Salute Roberto Speranza. “Possiamo ancora accelerare – continua – la nostra campagna per superare questa stagione così difficile. Buona festa della Repubblica a tutti” conclude.
Altri 2,5 milioni di dosi di vaccini anti covid, oltre ai 3,5 milioni di Pfizer già in distribuzione, sono in arrivo questa settimana in Italia. Secondo quanto si apprende, oggi dovrebbero essere consegnate all’hub della Difesa a Pratica di Mare circa 370mila dosi di Johnson & Johnson, domani oltre 1,7 milioni di Astrazeneca e venerdì quasi 400mila dosi di Moderna.
Sono arrivate a quota 40 milioni (39.958.409 secondo il sito ufficiale del Governo) le dosi di vaccino distribuite alle Regioni in tutta Italia. I dati aggiornati a questa mattina dicono che sono state somministrate finora 35.435.853 dosi pari all‘88,7% del totale distribuito, con 12.294.543 persone (pari al 22,66% della popolazione over 12) che hanno completato il ciclo vaccinale. A questi vanno aggiunti circa altri 11 milioni di italiani che hanno già ricevuto la prima dose.
Continuano a ritmo serrato le vaccinazioni nel Lazio. Oggi è stato il primo giorno dell‘open week over 18 Astrazeneca festa della repubblica, destinato a chi ha più di 18 anni. I posti a disposizione sono tutti esauriti e saranno implementati per le giornate di sabato 5 e domenica 6 giugno, sempre con ticket virtuale sulla app ufirst. I ticket verranno staccati a partire da domani giovedì 3 giugno. Per quanto riguarda le vaccinazioni dei maturandi, “grande partecipazione dei ragazzi. Domani giornata finale”, spiega l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.
La Sardegna si prepara all’immunizzazione di massa di tutta la popolazione over 16. Da venerdì 4 giugno la platea dei soggetti vaccinabili nell‘Isola si amplia con l’inclusione dei cittadini nella fascia d’età 16-39 anni: a partire dalle 12, tramite la piattaforma di Poste Italiane, saranno abilitati a prenotare la somministrazione delle dosi negli hub e nei Centri Vaccinali del territorio regionale. Una scelta, quella di partire dal 4 giugno, dettata dall’esigenza di avere maggiori certezze in relazione alle scorte disponibili.
Al via anche in Sicilia, da domani, le prenotazioni per le vaccinazioni antiCovid per chi ha tra 16 e 39 anni. L’estensione della somministrazione del siero al nuovo target (che comprende oltre un milione e trecentomila persone) è stata autorizzata nell’ambito della Campagna Nazionale di Immunizzazione. Verranno utilizzati i vaccini Pfizer e Moderna e, su base volontaria, anche Vaxzevria e Janssen (monodose).
Intanto da ieri il vaccino della cinese Biotech Sinovac guadagna l’approvazione d’emergenza dell‘Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che lo omologa come “sicuro, efficace” e conforme agli standard internazionali anche nel processo di produzione. Il Comitato Indipendente di Esperti Vaccinali che fornisce i pareri all’Agenzia Onu fa sapere che il vaccino – il secondo di produzione cinese approvato dopo il Sinopharm, sdoganato il 7 maggio – è utile per sopperire all’emergenza e somministrabile in due dosi distanziate di quattro settimane alle persone di 18 anni e più.
Il Sinovac, ha stabilito l’Oms, ha un’efficacia solo del 51% nell’impedire il contagio, ma del 100% nel prevenire i sintomi gravi e il ricovero, secondo i dati della sperimentazione, che tuttavia appare lacunosa nei dati sull’incidenza della copertura nelle persone di 60 anni e oltre. Fra i vantaggi accertati, dice ancora l‘agenzia Onu, la facile stoccabilità, che rende il preparato Sinovac adatto all’impiego negli Stati meno ricchi. Ed è infatti già utilizzato in 22 Paesi, frutto della “diplomazia dei vaccini” di Pechino. Fra questi, Turchia, Brasile, Messico, Cile, Thailandia e Tunisia. Il via libera dell‘Oms permette infatti al Sinovac di essere utilizzato nel Programma Covax, che s’incarica di vaccinare i Paesi a basso reddito, altrimenti esclusi da ogni profilassi