venerdì, Maggio 15, 2020

Dati macro negativi, FTSE Mib incerto…..

del 15/05/2020 18:20

Il listino milanese ha chiuso sotto la parita’ l’ultima seduta della settimana segnando -0,09% a 16.852 punti.

Il Ftse Mib, dopo un’apertura in progresso, e’ passato in negativo dopo i dati macro europei, per poi tornare a salire e, infine, nuovamente a scendere in scia ai movimenti di Wall Street. Nel frattempo, la Borsa statunitense, dopo un’apertura in rosso, ha rallentato le perdite per poi tornare a scendere con il Dow Jones che cede lo 0,84%. A pesare sul sentiment del mercato da un lato i timori circa una nuova escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina, dall’altro il crollo delle vendite al dettaglio statunitensi.

Sul fronte dei dati macro, il Pil dell’area Euro, secondo quanto emerge dalla seconda lettura, e’ calato del 3,8% a livello trimestrale e del 3,2% su base annuale nel 1* trimestre del 2020.

Per quanto riguarda l’Italia, ad aprile ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e una variazione tendenziale nulla (da +0,1% del mese precedente), confermando la stima preliminare.

Negli Stati Uniti, invece, le vendite al dettaglio sono crollate del 16,4% su base mensile ad aprile, deludendo il consenso degli economisti che si aspettavano una contrazione del 10% m/m.

La produzione industriale negli Usa e’ scesa dell’11,2% a livello mensile ad aprile, leggermente meno di quanto previsto dal consenso degli economisti che si aspettavano un crollo dell’11,6%. Infine, l’indice di fiducia dei consumatori statunitensi, elaborato dall’Universita’ del Michigan, secondo la lettura preliminare di maggio, si e’ attestato a 73,7 punti, al di sopra del consenso degli economisti a quota 72 punti.

A piazza Affari, in evidenza Recordati (+6,05%), Diasorin (+4,07%), Exor (+3,13%) e Nexi (+2,56%).

In rialzo Tim (+0,75%): tengono banco le indiscrezioni di stampa secondo le quali British Telecom starebbe discutendo la possibile cessione di una quota della rete (Openreach) a fondi infrastrutturali per finanziare il piano di upgrade.

In deciso progresso B. Generali (+1,98% a 22,66 euro), promossa da Banca Akros da neutral ad accumulate, con Tp che passa da 21,5 a 25 euro, dopo i conti del primo trimestre. Debole il settore bancario: Unicredit -1,13%, Banco Bpm -0,53%, Mediobanca -0,47%, Ubi B. -0,41%, Bper -0,35%, Intesa Sanpaolo 0,01%.

Lo spread Btp/Bund ha chiuso in leggero allargamento a 237,957 punti base rispetto ai 235,759 pb della chiusura di ieri dopo che il membro francese della Banca centrale europea, Francois Villeroy de Galhau, ha ribadito che l‘Istituto di Francoforte e’ determinato a portare avanti il suo mandato e che rimarra’ flessibile nell‘implementazione del Pepp. Focus su Unipol (-1,5%) e Unipolsai (+1,85%). La prima ha registrato un utile netto consolidato pari a 134 milioni di euro, rispetto al risultato di 171 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, mentre la seconda ha chiuso il primo trimestre con un utile netto consolidato pari a 171 milioni di euro, rispetto al risultato di 184 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente.

Tra le mid cap, in rialzo Garofalo (+6,98%), che ha chiuso il primo trimestre con un Ebitda adjusted di 8 mln euro, in calo del 13,4% rispetto ai 9,3 mln dello stesso periodo del 2019, ma ricavi si sono attestati a quota 50 mln (in salita del 15,6% a/a). Seguono A.bologna (+6,03%), Mutuionline (+4,42%) e Danieli (+4,08%).

Bene Enav (+3,61% a 3,96 euro), su cui Banca Akros ha ridotto il prezzo obiettivo da 5,6 a 5,2 euro, livello comunque superiore agli attuali prezzi di Borsa, confermando il rating neutral, dopo i conti del primo trimestre in linea con le attese degli analisti. In rosso Mondadori (-2,89% a 1 euro). Equita Sim ha ridotto il rating a hold sul titolo, con tp rivisto del -24% a 1,55 euro.

In calo anche Saras (-6,63% a 0,77 euro), su cui Mediobanca Securities ha ridotto il target price a 1 euro da 1,25 euro per azione, confermando a neutral il rating, dopo i conti dei primi tre mesi dell’anno.

Sull’Aim, denaro su Wm Capital (+12,87%), dopo che l’azienda ha comunicato di aver raccolto da enti pubblici e privati i primi ordini di importo non significativo e, quindi, avviato la commercializzazione in Italia del test rapido 2019-nCoV IgG/IgM Detection Kit dell’azienda cinese Nanjing Vazyme Medical Technology.

 

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