Il governatore uscente della Bce detta la linea sulle scelte che l’Unione dovrebbe attuare per avere uno strumento di stabilizzazione anticiclico dell’economia. La Banca centrale ha ancora spazio per tagliare i tassi | Ora rottamare il 3%
Da Milano Finanza – MF-Dow Jones del 23/09/2019 17:34
“I Paesi con un elevato debito dovrebbero mantenere una politica di bilancio prudente” e le regole di bilancio “dovrebbero essere riviste. Le regole che abbiamo ora sono state utili per molto tempo, e lo sono ancora nella misura in cui evitano un eccessivo accumulo di debito, ma non forniscono uno strumento di stabilizzazione anticiclico dell’economia”.
Lo ha detto Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, rispondendo alle domande durante l’audizione di fronte alla Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo.
In generale, ha detto Draghi, la politica fiscale “dovrebbe essere meno pro-ciclica”. In questo contesto e in particolare per i Paesi che mantengono una politica di bilancio prudente, “uno strumento fiscale centrale di stabilizzazione economica sarebbe così importante, perché potrebbero presentarsi shock asimmetrici”, ha detto il banchiere centrale.
Draghi ha aggiunto che nel corso dell’ultima riunione della Bce “una forte risposta della politica monetaria era essenziale” in un contesto di ulteriore indebolimento della dinamica di crescita.
Per questo, il Consiglio Direttivo ha deciso “di mettere in campo un pacchetto di stimoli monetari”. In particolare, il banchiere centrale ha sottolineato che la guidance Bce “indica che abbiamo ancora spazio per tagliare i tassi, se necessario”.
Infine, ha ribadito Draghi, “la politica monetaria dovrà rimanere molto accomodante a lungo” e la Bce resta pronta a “utilizzare e modificare tutti gli strumenti a disposizione per raggiungere il target di inflazione”.