Il manuale di Polli e Protettì sull’informazione primaria
Redazione ROMA 28 gennaio 2021 09:44 NEWS
In un mondo fiaccato dalla pandemia, nel quale è sempre più difficile conservare certezze, si rafforza la consapevolezza che l’informazione di qualità è e sarà sempre più indispensabile per un corretto funzionamento della società. Con l’avvento dei giganti di internet, dei social, del cosiddetto citizen journalism, le notizie vere si mescolano a quelle false in un frullatore nel quale è sempre più difficile orientarsi.
Per questo il lavoro certosino di ricerca e verifica assume, oggi più che mai, un ruolo quasi salvifico.
E’ questo il messaggio che emerge dall’ultimo lavoro di Stefano Polli, vicedirettore dell’ANSA, e Cesare Protettì, che nell’agenzia ha lavorato per tanti anni. ‘E’ l’agenzia bellezza 2020 – Storia e tecniche del giornalismo di agenzia’, seconda edizione quasi completamente riscritta del manuale pubblicato nel 2007, è in libreria con Istimedia Edizioni. Uno strumento per addetti ai lavori, ma anche utile al pubblico per orientarsi nel sempre più variegato mondo dell’informazione e conoscere da vicino un lavoro, quello dei giornalisti di agenzia, che spesso resta nell’ombra, rispetto a quello dei colleghi di tv e quotidiani. “Da questa fase terrificante della pandemia – scrive Polli – le agenzie di stampa ne escono rafforzate e rivitalizzate. Noi giornalisti di agenzia siamo, come tutti, provati dal coronavirus. Ma sentiamo che il nostro lavoro di informazione è utile, serve alle persone, le aiuta a capire, in qualche modo le conforta. È una sensazione che ho sempre avuto ma che si è rafforzata in questo periodo e mi aiutato molto”.
“Un libro molto concreto – sottolinea nella prefazione presidente dell’ANSA, Giulio Anselmi –, riga dopo riga si cala nel mestiere come va fatto. Con un realismo che si arma “di badile, bussola e setaccio” fino a quando tutte le verifiche sono state completate. Nel nuovo campo da gioco delle notizie delimitato dai giganti della tecnologia dov’è sempre più difficile distinguere le news dalla propaganda l’unica via di salvezza è la qualità”.
Si parte da un’analisi del nuovo contesto dell’informazione, nel quale le notizie vere e certificate si mescolano alle fake news, rendendo ogni cittadino un potenziale diffusore, a volte inconsapevole di informazioni distorte o vere e proprie bufale. Il quadro che emerge dal Reuters Report è un clima di sfiducia dei lettori, che si dicono complessivamente scontenti della qualità delle notizie e in particolare dei social media.
Nel panorama italiano spicca, sempre secondo il rapporto, l’attendibilità dell’ANSA, a conferma del ruolo centrale delle agenzie nel sempre più indispensabile lavoro di fact checking delle notizie. Il manuale fa poi un quadro del panorama delle agenzie mondiali e della loro storia dal 1835 ad oggi, dedicando un capitolo ad hoc alla situazione italiana ed un altro al racconto per immagini. Il libro si cala anche nella quotidianità del giornalista, tra trucchi, tecniche di linguaggio e strumenti del mestiere. Fino a una carrellata di storie raccontate dai cronisti sul campo, compresi tanti scoop, con il contributo dei colleghi impegnati nei diversi settori dell’informazione.
“Nel nuovo campo da gioco delle notizie delimitato dai giganti della tecnologia dov’è sempre più difficile distinguere le news dalla propaganda l’unica via di salvezza e la qualità”, scriveva Sergio Lepri, storico direttore dell’ANSA, nella prefazione alla prima edizione. Proprio a lui, “giovane centenario, maestro di giornalismo”, è dedicato il libro. Oltre che a tutti i giornalisti di agenzia, sempre affannati, ma convinti che non esista mestiere migliore.