L’attore era ricoverato in una clinica privata per problemi cardiaci
da del 02/11/2020 07:10
E’ morto a Roma l’attore Gigi Proietti. Oggi avrebbe compiuto 80 anni. L’attore era stato ricoverato per problemi cardiaci in una clinica della Capitale, nella tarda serata di ieri. Ricoverato in terapia intensiva, le sue gravi condizioni erano subito apparse gravissime. È deceduto all’alba.
“Lo spettacolo A me gliocchi, please” segnò uno spartiacque nel modo di intendere il teatro, e al quale seguiranno numerosissime repliche anche con nuove versioni nel 1993, nel 1996, e nel 2000, attraversando i più importanti teatri italiani.
Lo spettacolo segnò un record di oltre 500 000 presenze al Teatro Olimpico di Roma.
La notorietà arriva quando viene chiamato a sostituire Domenico Modugno nella commedia musicale “Alleluja brava gente” di Garinei & Giovannini.
In teatro lavora a “La cena delle beffe” (1974), “A me gli occhi please!”, “Come mi piace” e “Leggero leggero” (1991). Nel 1976 arriva il film Cult Febbre da Cavallo (1976) di Steno che avrà un seguito in Febbre da cavallo 2 – La mandrakata (2002), diretto dal figlio di Steno, Carlo Vanzina (vincendo il Nasto d’Argento come miglior attore protagonista).
“È con grande dolore che ho appreso la notizia della scomparsa, nel giorno dell’ ottantesimo compleanno, di Gigi Proietti. Attore poliedrico e versatile, regista, organizzatore, doppiatore, maestro di generazioni di attori, erede naturale di Ettore Petrolini, era l’espressione genuina dello spirito romanesco. Alla grande cultura, alla capacità espressiva eccezionale, frutto di un intenso lavoro su se stesso, univa una simpatia travolgente e una bonomìa naturale, che ne avevano fatto il beniamino del pubblico di ogni età. Desidero ricordarlo anche come intellettuale lucido e appassionato, sempre attento e sensibile alle istanze delle fasce più deboli e al rinnovamento della società”.
Lo afferma in una nota il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Alla signora Sagitta, alle figlie Susanna e Carlotta, ai suoi collaboratori e ai tanti suoi allievi desidero far giungere il mio più profondo cordoglio, a nome della Repubblica, e sentimenti di vicinanza personale”, conclude il capo dello Stato.