lunedì, Gennaio 27, 2020

Elezioni Regionali 2020: Bonaccini vince in Emilia Romagna: ‘Un risultato strapieno, ha vinto l’Emilia Romagna’ Crollo di Cinquestelle e FI

Crollo dei Cinquestelle e FI

Redazione ANSA 27 gennaio 2020 16:12 NEWS

Regionali: ha vinto con circa otto punti di vantaggio il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini che ha preso il 51,6%, contro il 43,7% della sua sfidante Lucia Borgonzoni, sostenuta dal centrodestra. Simone Benini del M5s ha preso il 3,5%. Sotto il mezzo punto gli altri candidati: Domenico Battaglia (Movimento 3v) 0,5%, Laura Bergamini (Partito comunista) 0,4%), Marta Collot (Potere al Popolo) 0,3%, Stefano Lugli (Altra Emilia-Romagna) 0,2%.

“Non ho cambiato idea: avevo detto che sono appuntamenti elettorali regionali anche se per carità possiamo anche dare loro dei significati politici. Cè stato chi ha inteso fare di questo appuntamento elettorale, impropriamente, un referendum contro o pro il governo nazionale. Mi riferisco a Salvini che esce il grande sconfitto di questa competizione. I cittadini lo hanno inteso come referendum su di lui”. Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando fuori da Palazzo Chigi.

BONACCINI:Questa è la vittoria dell’Emilia-Romagna: io continuo a dire di aver fatto bene a voler ostinatamente parlare di Emilia-Romagna, mentre altri parlavano di tutt’altro”, così aggiunge, durante una conferenza stampa nel suo comitato a Casalecchio di Reno. Bonaccini ha parlato di un “voto strapieno”. “Ho sentito Mattia Santori poco fa, non l’avevo mai sentito nemmeno al telefono. L’ho voluto ringraziare, per la straordinaria mobilitazione che le sardine hanno saputo mettere in campo“, ha detto Bonaccini.

Questa regione ha dimostrato che se vuoi suonare i campanelli non vieni qui, li suoni a casa tua“, ha aggiunto: “lo dico con tutto il rispetto”.

Regionali: ha vinto con circa otto punti di vantaggio il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini che ha preso il 51,6%, contro il 43,7% della sua sfidante Lucia Borgonzoni, sostenuta dal centrodestra. Simone Benini del M5s ha preso il 3,5%. Sotto il mezzo punto gli altri candidati: Domenico Battaglia (Movimento 3v) 0,5%, Laura Bergamini (Partito comunista) 0,4%), Marta Collot (Potere al Popolo) 0,3%, Stefano Lugli (Altra Emilia-Romagna) 0,2%.

“Non ho cambiato idea: avevo detto che sono appuntamenti elettorali regionali anche se per carità possiamo anche dare loro dei significati politici. C’è stato chi ha inteso fare di questo appuntamento elettorale, impropriamente, un referendum contro o pro il governo nazionale. Mi riferisco a Salvini che esce il grande sconfitto di questa competizione. I cittadini lo hanno inteso come referendum su di lui”. Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando fuori da Palazzo Chigi.

Questa è la vittoria dell’Emilia-Romagna: io continuo a dire di aver fatto bene a voler ostinatamente parlare di Emilia-Romagna, mentre altri parlavano di tutt’altro”, dice Bonaccini, durante una conferenza stampa nel suo comitato a Casalecchio di Reno. Bonaccini ha parlato di un “voto strapieno”. “Ho sentito Mattia Santori poco fa, non l’avevo mai sentito nemmeno al telefono. L’ho voluto ringraziare, per la straordinaria mobilitazione che le sardine hanno saputo mettere in campo“, ha detto Bonaccini.

Questa regione ha dimostrato che se vuoi suonare i campanelli non vieni qui, li suoni a casa tua“, ha aggiunto: “lo dico con tutto il rispetto”.

IL VIDEO della conferenza stampa di Bonaccini

Partita invece ampiamente chiusa a favore di Jole Santelli in Calabria: la candidata di Forza Italia per il centrodestra trionfa con il 55,43% e diventa la prima Governatrice donna della regione. Pippo Callipo per il centrosinistra si ferma al 30,19%, Carlo Tansi (lista civica) registra il 10,6% e precede Francesco Aiello (M5S) al 7,29%. “Jole è l’emblema del riscatto”, assicura Silvio Berlusconi, mentre la prossima presidente calabrese promette “una regione diversa”.

Gli occhi comunque erano tutti puntati sull’Emilia Romagna, che ha sorpreso per il boom dell’affluenza al (67,7%), di 30 punti superiore rispetto al 2014 (37,6%) e analoga a quella delle europee 2018.

Alle ore 23 l’affluenza alle urne per le elezioni regionali in Emilia Romagna è stata del 67,67%, 30 punti in più rispetto al 37,76% della precedente consultazione di riferimento del 2014. L’affluenza per le elezioni regionali in Calabria, alle ore 23, è stata del 44,32%: il dato è praticamente stabile rispetto al 44,16% della precedente consultazione di riferimento.

IL PROFILO DI STEFANO BONACCINI

IL PROFILO DI JOLE SANTELLI

LE PAROLE DI MATTEO SALVINI: “Avere una partita aperta in Emilia Romagna per me è un’emozione, dopo settant’anni per la prima volta c’è stata una partita”, ha detto il leader della Lega in conferenza stampa a Bologna. “Parto dall’unico dato certo, che mi riempie di orgoglio, che è quello della Calabria: per la prima volta in una regione del Sud ci siamo e siamo determinanti. Sono felicissimo di essere stato più volte in Calabria, ci tornerò per mantenere gli impegni presi”.

LE PAROLE DI NICOLA ZINGARETTI – “I dati che stanno emergendo confermano per fortuna una grande vitalità dell’elettorato che ha partecipato in massa. Un immenso grazie al movimento delle sardine”, ha detto Nicola Zingaretti, parlando fuori dal Nazareno. “Oggi Salvini ha perso le elezioni”, ha aggiunto Zingaretti.

Il governo ora continua nella sua azione per il rilancio del Paese. Lo dicono fonti di Palazzo Chigi, dopo il voto per le regionali. Il premier Giuseppe Conte, spiegano le stesse fonti, è al lavoro sull’agenda di governo e attende i dati definitivi per ogni commento. Dalla presidenza del Consiglio trapela intanto soddisfazione anche per l’alta partecipazione democratica registrata in questa domenica di voto.

LE PAROLE DI VITO CRIMI – Il voto delle regionali ha sempre visto il Movimento raccogliere risultati inferiori rispetto alle tornate nazionali, ma va riconosciuto che in Calabria ed Emilia Romagna i risultati sono stati inferiori alle aspettative”. Così il capo reggente M5s Vito Crimi su fb. “Questo però non ci induce ad arrenderci: semmai è vero il contrario. Abbiamo già avviato il lavoro di organizzazione che ci consentirà un maggiore coordinamento”, scrive Crimi sostenendo che sarà necessario “restare uniti, non lasciarsi irretire da facili sirene”.

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