AGI.18:14, 10 novembre 2019
di Nuccia Bianchini
A uno dei militari è stata amputata una gamba, un altro ha subito gravi lesioni interne e un terzo ha riportato danni al piede. Di Maio: “Seguiamo con attenzione ogni sviluppo”
A due giorni dall’anniversario della strage di Nassiriya, in Iraq, cinque militari italiani sono rimasti feriti nell’esplosione di un ordigno improvvisato su una strada vicino Kirkuk. I soldati, tutti appartenenti alle Forze Speciali, sono stati ricoverati presso l’ospedale militare di Baghdad, non sono in pericolo di vita, ma versano in gravi condizioni. Ad almeno uno, un sottufficiale dell’esercito, è stata amputata una gamba, un altro ha subito lesioni interne, un terzo, un giovane ufficiale della Marina militare, ha subito un danno al piede.
I particolari in una nota della Difesa
Al momento dello scoppio, il gruppo di militari italiani coinvolto stava facendo rientro alla base di appoggio dopo l’attivita’ di mentoring e training svolta in una zona di Suleymania, nel Kurdistan iracheno. Il team italiano era impegnato a favore di forze di sicurezza locali – in particolare forze speciali dei peshmerga – che operano nel territorio. Il nucleo italiano procedeva in parte a piedi, in parte su mezzi blindati.
“L’ordigno esplosivo artigianale – dice la nota del ministero della Difesa – è detonato al passaggio di un team misto di Forze Speciali italiane in Iraq. Il team stava svolgendo attività di mentoring and training a beneficio delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta al Daesh”.
“I cinque militari coinvolti dall’esplosione – si legge ancora – sono stati prontamente soccorsi, evacuati con elicotteri Usa facenti parte della coalizione e trasportati in un ospedale Role 3 dove stanno ricevendo le cure del caso. Tre dei cinque militari versano in condizioni gravi ma non sarebbero in pericolo di vita. Le famiglie dei militari sono state informate“.