lunedì, Marzo 6, 2023

Ex caserma al Porto Fluviale, le case restano agli abusivi. Il progetto dovrebbe essere pronto alla fine di marzo

         CRONACA                       ROMA 

Stanziati dal Comune 11 milioni di euro per comprare lo stabile occupato da vent’anni. Chi ha i requisiti non lascerà gli alloggi.

Se me lo avessero detto vent’anni fa, quando abbiamo occupato, non ci avrei creduto. Sapere di poter restare qui è una vittoria, una gioia immensa». Mohammed, 54 anni, marocchino di nascita e italiano d’adozione – «l’Italia è il mio paese, non scherziamo» -, dopo un po’ di diffidenza iniziale perché «i giornalisti non sempre si sono comportati bene con noi», ci apre il portone e ci accompagna nell’ex caserma militare di via del Porto Fluviale, il primo immobile occupato che il Comune ha deciso di comprare e ristrutturare per fare appartamenti popolari che saranno poi assegnati a tutti gli attuali occupanti.

All’interno vivono una cinquantina di famiglie, circa 150 persone; ci sono italiani, ma anche africani e sudamericani. Tutti, purché in possesso dei requisiti necessari all’ottenimento di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, potranno restare in questo posto e la loro occupazione sarà legalizzata. La delibera dell’Assemblea Capitolina risale a ottobre, il costo dell’operazione è di 11 milioni, soldi che il Comune ha attinto dal Pnrr attraverso un bando europeo detto Pinqua, programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Il prossimo obiettivo dellassessore al Patrimonio, Tobia Zevi, è di acquisire anche altri due palazzi occupati: lo Spine Time Labs in via di Santa Croce in Gerusalemme e il Maam, il Museo dell’altro e dell’altrove sulla via Prenestina.

06 marzo 2023 ( modifica il 06 marzo 2023 | 07:15)

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