Avviata un’istruttoria nei confronti di Telecom, Fastweb, Teemo Bidco, FiberCop, Tiscali e Kkr. Obiettivo verificare il funzionamento di FiberCop e gli accordi di fornitura di quest’ultima con Fastweb e Tiscali
da del 21/12/2020 19:37
di Manuel Follis
La neonata Fibercop finisce sotto la lente dell’Antitrust. L’Autorità garante della concorrenza ha infatti avviato un’istruttoria nei confronti di Telecom Italia, Fastweb, Teemo Bidco, FiberCop, Tiscali Italia e del Fondo Kkr. L’istruttoria, si legge in un comunicato dell’authority, riguarda i contratti che regolano la costituzione e il funzionamento di FiberCop (la società nata dallo scorporo della rete secondaria di Tim) e gli accordi di fornitura di quest’ultima con Fastweb e Tiscali.
Lo sviluppo delle reti di telecomunicazione in fibra, sottolinea l’Autoritá, rappresenta un obiettivo cruciale per il nostro Paese che può essere raggiunto in tempi rapidi solo attraverso l’esplicarsi di una sana concorrenza dinamica. In questa prospettiva l‘Autoritá, riconoscendo le possibili efficienze dei progetti condivisi di infrastrutturazione, ha avviato un’istruttoria per accertare che gli accordi in questione non comportino restrizioni concorrenziali non necessarie e che forniscano adeguati incentivi alla dismissione della vecchia tecnologia delle reti in rame.
Il procedimento ha quindi l’obiettivo di verificare che gli accordi in essere non creino ostacoli alla concorrenza tra gli operatori nel medio e lungo termine e siano volti ad assicurare il rapido ammodernamento delle infrastrutture di telecomunicazione fissa del Paese. L‘Autorità, già in occasione della creazione della Societá FlashFiber (i cui asset sono peraltro confluiti proprio in Fibercop) ha mostrato ampia consapevolezza delle potenzialità pro-competitive dei progetti di co-investimento,autorizzando il progetto con rimedi tali da garantire il raggiungimento di apprezzabili efficienze, senza però compromettere la concorrenza infrastrutturale tra i vari operatori.
La replica delle due principali società coinvolte non si è fatta attendere. Tim e Fastweb accolgono “con favore la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di avviare una valutazione circa gli impatti della Costituzione di Fibercop, in vista della piena operatività della joint venture, attesa nel primo trimestre 2021″.
L’avvio del confronto, che i due gruppi sottolineano come faccia seguito ad una richiesta delle stesse di Tim e Fastweb, “nello spirito di collaborazione che contraddistingue da sempre la relazione dei due operatori con le Autorità di settore, rappresenta un importante passaggio dopo che la Commissione Europea, lo scorso 26 novembre, ha comunicato che Fibercop non sarà soggetta ad alcun obbligo di comunicazione ed approvazione da parte dell’Antitrust comunitario”.
FiberCop ha come obiettivo il rapido sviluppo della fibra ottica (FTTH), ed in particolare la copertura del 76% delle aree nere e grigie, e “si svilupperà sul modello del co-investimento aperto, così come previsto dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni, grazie al quale tutti gli operatori interessati potranno prendere parte al progetto secondo diverse modalità di partecipazione e nell’ottica di garantire la massima concorrenza”.