Inizio di settimana positivo per l’azionario europeo, che ha chiuso la seduta in netto progresso. Il Ftse Mib ha segnato +1,06% a 19.265 punti, in linea con le principali piazze europee.
del 05/10/2020 18:10
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta in deciso rialzo, con il Dow Jones che sale dell’1,3% e il Nasdaq Composite che guadagna l’1,77%. Gli investitori hanno accolto con favore i segnali che l’incertezza politica potrebbe diminuire, a seguito del miglioramento delle condizioni di salute del presidente Donald Trump, mentre il crescente vantaggio dell’ex vicepresidente Joe Biden nei sondaggi ha suggerito la possibilita’ di un esito piu’ decisivo nelle elezioni.
Sul fronte dei dati macro, l’indice Pmi composito dell’Eurozona, nella lettura finale di settembre, e’ sceso a 50,4 punti dai 51,9 di agosto, leggermente al di sopra del dato preliminare (50,1 punti). L’indice finale relativo al settore dei servizi e’ invece sceso a 48 punti rispetto ai 50,5 punti del mese precedente, al di sopra dei 47,6 punti del preliminare. Le vendite al dettaglio nell‘Eurozona sono aumentate del 4,4% su base mensile e salite dello 3,7% a livello annuale ad agosto. La lettura ha sorpreso in positivo il consenso degli economisti che avevano previsto un incremento del 2% m/m.
In Gran Bretagna, il Pmi servizi e’ sceso a 56,1 punti a settembre dai 58,8 di agosto. Il dato ha sorpreso la lettura preliminare a 55,1 punti e il consenso degli economisti a 54,9 punti. Quanto agli Stati Uniti, il Pmi servizi, nella lettura definitiva di settembre, si e’ attestato a 54,6 punti, in lieve calo rispetto ai 55 punti di agosto e in linea con la lettura preliminare. L’indice Ism non manifatturiero degli Usa, infine, si e’ attestato a 57,8 punti a settembre, in aumento rispetto ai 56,9 di agosto, sorprendendo il consenso degli economisti a 56 punti.
A piazza Affari, sotto i riflettori Nexi (+3,14%), dopo il memorandum of understanding per l’integrazione con Sia che portera’ alla creazione di un player italiano di dimensione europea, pronto a cogliere le opportunita’ di consolidamento a livello internazionale. A beneficiare di tale accordo in particolare Poste I. (+4,55%), che e’ azionista di Sia con il 17%. In evidenza Diasorin (+3,31%), dopo che venerdi’ scorso il Tribunale del Consiglio di Stato si e’ pronunciato a favore di Diasorin e contro la richiesta di Technogenetics di sospendere il contratto di fornitura del test sierologico all’Ospedale SanMatteo.
In ascesa Tim (+3,8%), dopo che la societa’ ha comunicato di avere finalizzato l`operazione di cessione di una quota del 49% del veicolo Daphne3, che controlla il 30,2% di Inwit (+1,58%), al fondo Ardian.
Bene il comparto oil e oil service, con Saipem che ha guadagnato il 4,62%, Eni il 2,97% e Tenaris lo 0,99%.
Focus sul settore bancario: Mediobanca +3,35%, Intesa Sanpaolo +2,56%, Unicredit +1,63%. In ascesa B.Mps (+1,11%), dopo il via libera dei soci alla scissione dei crediti deteriorati a favore di Amco. Da segnalare Bper (-7,37%), nel giorno di avvio dell’aumento di capitale da 802 mln di euro, finalizzato all’acquisizione di 532 sportelli da Ubi B.. Da notare anche B.P.Sondrio (-2,14%), dopo che il Consiglio di Stato ha revocato l`ordinanza sospensiva relativa all`obbligo di trasformazione in Spa delle banche popolari con attivi superiori agli 8 mld.
Tra le mid cap, in rialzo Marr (+4,08%), che ha chiuso il terzo trimestre dell’anno 2020 con ricavi, seppure in flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in linea con le previsioni, in significativo recupero rispetto al trimestre precedente. Segue Anima H. (+4,07%). La raccolta netta di risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) del gruppo nel mese di settembre 2020 e’ stata positiva per circa 103 milioni di euro, per un totale da inizio anno positivo per circa 1,2 miliardi di euro. In luce anche Guala C. (+3,83% a 6,5 euro), promossa dagli analisti di Equita Sim da hold a buy, con un prezzo obiettivo a 7,8 euro. In rally poi Labomar, che ha festeggiato con un +19,18% a 7,15 euro il debutto sull’AIM Italia.