venerdì, Ottobre 1, 2021

Fine settimana debole per il Ftse Mib

Debolezza diffusa tra le piazze europee che hanno chiuso la settimana sotto la parita’ con gli investitori che temono il rallentamento della ripresa dell’economia, l’aumento dell’inflazione e i colli di bottiglia nella catena di fornitura delle aziende.

da del 01/10/2021 18:00

Il Ftse Mib in particolare ha perso lo 0,27% a 25.615 punti in una seduta ricca di dati macro.

Nel dettaglio l’indice dei prezzi al consumo nell’area euro a settembre, secondo la lettura preliminare, e’ salito del 3,4% su base annua, piu’ di quanto atteso dal consenso, a +3,3%. Il dato e’ in netta accelerazione rispetto al +3,0% di agosto e rappresenta il valore piu’ elevato dal 2008.

L‘indice Pmi manifatturiero dellEurozona definitivo di settembre invece si e’ attestato a 58,6 punti, in calo dai 61,4 punti di agosto. Il dato e’ al di sotto della lettura preliminare e del consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal, entrambi a 58,7 punti.

Quanto allItalia in particolare l’indice Pmi manifatturiero si e’ attestato a 59,7 punti, in calo dai 60,9 di agosto, ma al di sopra del consenso Wsj a 59,1 punti.

Nel frattempo Wall Street prosegue la seduta sopra la parita’, con il Dow Jones che segna +0,71%, in rimbalzo dopo le perdite della vigilia.

Sul fronte dei dati macro poi le spese personali per consumi negli Usa sono cresciute dello 0,8% a livello mensile ad agosto, oltre il consenso (+0,6% m/m).

Il deflatore dei consumi, ovvero l’indice dei prezzi per le spese per consumi personali, e’ cresciuto dello 0,4% su base mensile e del 4,3% a/a. La componente core, sempre ad agosto, e’ salita dello 0,3% su base mensile e del 3,6% a/a (+0,3% m/m e +3,7% a/a il consenso). Inoltre, i redditi personali sono saliti dello 0,2% ad agosto, come atteso dal consenso.

L’indice Ism non manifatturiero degli Usa si e’ attestato a 61,1 punti a settembre, in rialzo rispetto ai 59,9 di agosto, sorprendendo il consenso degli economisti a 59,9 punti.

Infine, lindice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dallUniversita’ del Michigan, secondo la lettura finale di settembre, si e’ attestato a 72,8 punti, rispetto ai 71 punti della lettura preliminare, battendo il consenso degli economisti, che si attendeva una revisione a quota 71,2.

Intanto buone notizie sono arrivate da Merck e Ridgeback Biotherapeutics che hanno reso noto che la loro pillola per il Covid-19 ha contribuito a ridurre il rischio di malattia grave e decesso nei soggetti positivi al virus.

A piazza Affari in rialzo Moncler (+2,23%) e Bper (+2,41%). Bene anche le utility tra cui Terna (+1,76%) ed Enel (+1,17%).

Occhi puntati poi sul comparto oil e oil service in attesa della riunione dell’Opec+ di lunedi’: Saipem +0,94%, Tenaris -0,13%, Eni -0,55%. Il Segretario Generale dell’Opec ha avvertito che i consumatori dovranno prepararsi a carenze sempre piu’ gravi di energia a meno che il mondo non aumenti gli investimenti nello sviluppo di nuovo petrolio e gas naturale.

Da notare Generali Ass. (+0,11%) dopo che Leonardo Del Vecchio ha comprato altre azioni della societa’, salendo al 5,257%.

Nel resto del listino sotto i riflettorSalcef (+8,07%) dopo che e’ stata completata con successo l’operazione di collocamento privato, mediante procedura di accelerated bookbuilding, di 2 mln azioni ordinarie di nuova emissione, prive di valore nominale, rivenienti dall’aumento di capitale sociale con esclusione del diritto di opzione. L’operazione e’ finalizzata al passaggio al segmento Star.

In luce anche Autogrill (+7,61%) in scia ai commenti positivi degli analisti dopo i risultati dei primi otto mesi dell’anno.

SullAIM ha brillato Matica che e’ salita del 12,93% proseguendo i guadagni della vigilia (+1,61%) dopo i risultati del primo semestre.
cm

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