I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scoperto il relitto non lontano da dove si era inabissato. Una volta raggiunto il mezzo però si sono accorti che non c’era il corpo dell’allievo Daniele Papa, scomparso da lunedì pomeriggio
da del 26 maggio 2020 | 09:19
di Rinaldo Frignani
I Rov dei vigili del fuoco, gli speciali ecoscandagli capaci di ricostruire al computer il fondale di un fiume, già utilizzati per individuare corpi di persone scomparse, come il piccolo Claudio, gettato dal padre da ponte Mazzini nel fiume nel febbraio 2012, hanno trovato il Diamond precipitato nel pomeriggio di lunedì nei pressi di via Flaminia dopo un ammaraggio effettuato dal pilota, Giannandrea Cito, 30 anni, primo ufficiale della Ryanair e istruttore della Scuola di volo dell’Aeroporto dell’Urbe. I sommozzatori del comando provinciale hanno individuato la sagoma del velivolo nella prima mattinata e hanno poi raggiunto l’apparecchio: a bordo però non ci sarebbe il corpo dell’allievo Daniele Papa, 23 anni, romano, che forse si trovava fino a poco prima ai comandi durante una lezione di volo.
I pompieri si sono immersi di nuovo con strumentazioni particolari per poter avere la visibilità necessaria sul fondale melmoso e recuperare l’aereo, che era decollato lunedì alle 14.55 dall’Urbe e dopo aver effettuato due manovre addestrative di «touch&go» sulla pista dello stesso aeroporto. Ancora in corso le ricerche del corpo del ragazzo che potrebbe essere stato portato via dalla corrente. Un esercizio di routine anche se non è chiaro se abbia avuto un ruolo nell’incidente che si è poi verificato e che ha costretto il pilota ad ammarare nel Tevere. Cito è tuttora ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Gemelli. È già stato sentito dalla polizia che indaga sull’accaduto, mentre un’altra inchiesta è stata aperta dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo.