Salgono i casi di Coronavirus collegati al maxi focolaio scoppiato a Maiorca, dove sono già 850 gli studenti positivi al virus e altre migliaia di quarantena. Sull’isola sono stati identificati 268 contatti di positivi che sono già tornati a casa. Tra questi, 175 sono stati trasferiti in un Covid hotel per la quarantena di 10 giorni, 33 sono infetti e nove sono stati ricoverati con febbre alta: “Rappresentano un pericolo per la salute pubblica dei nostri cittadini”.
da ESTERI 28 GIUGNO 2021 08:25
di Ida Artiaco
Continuano ad aumentare i casi di Coronavirus collegati al maxi focolaio scoppiato nei giorni scorsi a Maiorca: al momento, sono circa 850 i giovani provenienti da otto comunità spagnole risultati positivi al virus e altri tremila sono in quarantena solo a Madrid, come riporta la stampa locale. I ragazzi, che come ogni anno si sono diretti sull‘isola delle Baleari per festeggiare la fine dell’anno scolastico, hanno partecipato ad un concerto di musica Reggaeton nella Plaza de Toros lo scorso 15 giugno, oltre ad una serie di feste in strada e su barche private, senza il rispetto delle misure anti Covid, da cui sarebbe partito il contagio. Al momento sull’isola sono stati identificati 268 contatti di positività che sono già rincasati. Di questi, 175 sono stati trasferiti nel Covid hotel Palma Bellver dove trascorreranno 10 giorni in quarantena. Tra di loro 33 sono già risultati positivi e nove sono stati trasferiti all’Ospedale di Son Espases con febbre alta.
Le comunità con il maggior numero di casi
Secondo fonti del Servizio Sanitario del Governo delle Baleari, sono in buone condizioni ma si è deciso di trasferirli in Ospedale per prudenza e per seguire i protocolli. “In questo momento rappresentano un pericolo per la salute pubblica dei nostri cittadini, dovranno rimanere qui e fare una quarantena di 10 giorni”, ha affermato ieri pomeriggio il Ministro della Salute, Patricia Gómez, mentre le autorità continuano le operazioni di tracciamento dei contatti per fermare il dilagare dell’infezione. La maggior parte degli studenti sono minorenni, quindi è necessaria l’autorizzazione dei genitori per effettuare i relativi test e sapere così se sono stati contagiati o meno dalla malattia. Molti di loro si oppongono anche all’isolamento. È il caso di tre ragazze andaluse che in un video diffuso sui social hanno persino spiegato che si sentono in ostaggio, che noMadrid n hanno avuto contatti diretti con gli studenti infetti e anche i loro genitori hanno negato l’autorizzazione al trasferimento. È Madrid la regione con il più alto numero di contagi, ben 410, ma sono in totale 8 le comunità di provenienza dei giovani positivi, dalla Galicia alla Catalogna, dalla Murcia ai Paesi Baschi.
Le origini del focolaio di Maiorca
Tutto è cominciato lo scorso 12 giugno, da quando centinaia di studenti provenienti da tutta la Spagna si sono ritrovati a Maiorca per festeggiare la fine dell’anno scolastico. Molti hanno acquistato pacchetti venduti da agenzie di viaggio all inclusive per un massimo di 400 euro, come riferisce la stampa locale. Sotto accusa, in primis, un concerto di musica Reggaeton che si è svolto il 15 giugno nella Plaza de Toros con centinaia di ragazzi assembrati e senza mascherina, motivo per il quale era intervenuta anche la polizia, ma anche feste private in strada e sulle barche che si sono succedute negli ultimi 15 giorni. Le Autorità stanno anche indagando su nove hotel di Llucmajor, località balneare venti chilometri sotto Palma, dove hanno alloggiato molti studenti.