ROMA
Elezioni politiche 2022, ultime notizie
Sisto Astarita, Stefania Della Notte, Roberto Guratti e Filippo Gionta sono accusati della mancata realizzazione di opere che ha causato un danno al bilancio del Comune. Il progetto, conosciuto come il «porto Ranucci», prevedeva 600 posti barca.
di Michele Marangon
Un rendering del progetto
Torna al centro delle cronache la vicenda di un‘infrastruttura mai realizzata e che avrebbe trasformato la città del sud pontino nel più importante porto turistico del Mediterraneo grazie agli oltre seicento posti barca annoverati nel progetto della «Marina di Cicerone spa», da tutti conosciuto come il «porto Ranucci».
L’opera era infatti promossa da Raffaele Ranucci, imprenditore e politico di area Pd cui faceva capo la società che, nel 2002, diede impulso al progetto mai realizzato per via delle lungaggini burocratiche e di un inevitabile lievitazione dei costi. A distanza di venti anni- costellati da contenziosi tra impresa ed ente- si formalizzano le accuse, e la relativa richiesta di rifondere il danno economico, a carico di due ex dirigenti del settore Urbanistica del Comune di Formia e due responsabili unici del procedimento. Si tratta di Sisto Astarita, Stefania Della Notte, Roberto Guratti e Filippo Gionta, responsabili di «non aver posto in essere tutti gli adempimenti amministrativi e le azioni necessarie alla conclusione del procedimento di valutazione ambientale strategica da parte della Regione Lazio».