giovedì, Luglio 29, 2021

Forte accelerazione degli investimenti per Terna che nel primo semestre batte le attese

Ricavi (+6,4%), ebitda (+3,9%), ebit (+1,9%) e utile (+1,9%) nel primo semestre hanno superato le stime del consenso. Unico dato a deludere l’indebitamento finanziario netto, in aumento a 9.734,6 milioni di euro, dopo investimenti per 601,9 milioni (+40,6%)

da del 29/07/2021 14:50

di Francesca Gerosa

Forte accelerazione degli investimenti per Terna che nel primo semestre batte le attese del mercato. I ricavi dell’utility nei primi sei mesi dell’anno, pari a 1.258,7 milioni di euro, oltre la stima del consenso Bloomberg a 1.248 milioni, sono aumentati di 75,6 milioni di euro (+6,4%) rispetto al corrispondente periodo del 2020 grazie alla crescita delle attività regolate, unita al contributo delle attività non regolate che riflettono, in particolare, il maggior apporto derivante dalle attività del gruppo Tamini e dalla piena integrazione di Brugg.

Solo nel secondo trimestre i ricavi sono cresciuti del 3,5% a 636,9 milioni.

L’ebitda è migliorato del 3,9% a 910,5 milioni, anche in questo caso superando la stima del consenso a 906 milioni, +3,4% a 456,9 milioni nel solo secondo trimestre, mentre lEbit dei primi sei mesi dell’anno, a valle di ammortamenti e svalutazioni, è risultato pari a 584,8 milioni (578 milioni la stima del consenso) rispetto ai 573,7 milioni di euro dei primi sei mesi del 2020 (+1,9%).

Gli oneri finanziari netti del periodo sono ammontati a 41,1 milioni, in leggero incremento dai 39,1 milioni dello scorso anno per l’adeguamento del valore delle partecipazioni delle società collegate. A fronte, poi, di un tax rate pari al 29%, in linea rispetto al dato del primo semestre 2020, l’utile netto nel semestre è migliorato a 384,6 milioni (+1,9%, 379 milioni la stima del consenso), +1,7% a 194,2 milioni nel secondo trimestre.

La situazione patrimoniale consolidata al 30 giugno ha visto un patrimonio netto pari a 4.435,6 milioni a fronte dei 4.369,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020, investimenti complessivi per 601,9 milioni, in crescita del 40,6% rispetto ai 428 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, e un indebitamento finanziario netto in aumento a 9.734,6 milioni (9.172,6 milioni al 31 dicembre 2020), unico dato, quest’ultimo, a deludere: il consenso lo vedeva a 9.721 milioni.

” Terna è il regista della transizione energetica ed è quindi nel nostro Dna impegnarci quotidianamente a servizio dell’Italia e della collettività: quest’ottica, anche nel secondo trimestre del 2021 è proseguita la forte accelerazione dei nostri investimenti che, oltre a essere nativamente sostenibili, sono fondamentali per abilitare la decarbonizzazione e per consentire al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e di sviluppo delle fonti rinnovabili”, ha commentato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.

Nella seconda parte dell’anno, in presenza di uno scenario pandemico previsto in miglioramento rispetto al primo semestre, Terna sarà ancor di più focalizzata nella realizzazione di quanto previsto nel Piano Industriale 2021-2025 che rafforza il ruolo della società come regista e abilitatore del sistema energetico italiano e della transizione ecologica. Con specifico riferimento ai 9,2 miliardi di euro di investimenti complessivi previsti nel periodo 2021-2025, per l’anno in corso ne sono programmati circa 1,4 miliardi.

Inoltre, in linea con il nuovo piano di sviluppo 2021 della rete elettrica di trasmissione nazionale, che prevede 18,1 miliardi di investimenti nei prossimi dieci anni (+25% rispetto al precedente piano), è stata confermata una forte accelerazione nelle attività regolate per abilitare la transizione energetica, favorendo lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili.

Tra le principali infrastrutture elettriche in corso di realizzazione figura l’interconnessione con la Francia e il rafforzamento del collegamento tra Sardegna, Corsica e Penisola Italiana. Per quanto riguarda il Tyrrhenian Link proseguiranno nei prossimi mesi le survey marine preliminari nonché i tavoli tecnici con i vari stakeholder finalizzati all’avvio dell’iter autorizzativo, ha precisato la società, segnalando anche l’avanzamento delle attività sull’elettrodotto Bisaccia (AV)-Deliceto (FG) e sul Paternò-Pantano-Priolo in Sicilia. Nella seconda parte dell’anno proseguiranno anche gli interventi di razionalizzazione delle reti elettriche nelle aree metropolitane.

Con riferimento alle attività non regolate, Terna continuerà a consolidare il suo ruolo sia nell’area energy solutions, sviluppando servizi ad alto valore aggiunto per le imprese anche nell’ambito dell’efficienza energetica e cogliendo le opportunità di mercato per i clienti tradizionali e rinnovabili, sia nell’area connectivity, dove verranno perseguite opportunità basate sulla valorizzazione delle proprie infrastrutture in fibra ottica. Nell’area industrial si prevede il consolidamento dei risultati di Tamini e la piena integrazione di Brugg. 

Mentre le attività all’estero continueranno a essere focalizzate sulla gestione e manutenzione delle linee in esercizio nel continente sudamericano, nonché sulla prosecuzione dei progetti avviati in Brasile.

“Proseguiranno, inoltre, le attività di scouting per l’individuazione di ulteriori opportunità che potranno essere sviluppate anche in partnership e che saranno selezionate attraverso processi di valutazione che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale”, ha indicato ancora Terna.

Tutti obiettivi, ha assicurato, “che saranno perseguiti mantenendo l’impegno alla massimizzazione della generazione di cassa necessaria ad assicurare una sana ed equilibrata struttura finanziaria”. Ma in borsa, post conti, il titolo Terna resta in ribasso dello 0,21% a 6,728 euro. 

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