da del 29/01/2021 18:20
Seduta in calo per l’azionario europeo, su cui hanno pesato i rallentamenti nei piani vaccinali per via dei problemi alle forniture e i timori che le misure restrittive adottate per contenere i contagi da Covid-19 possano essere prolungate. Il Ftse Mib ha perso l’1,57% a 21.572 punti, in linea con le principali piazze europee.
Da segnalare le parole del Commissario all’Emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, secondo cui anche Moderna per la settimana dell’8 febbraio delle previste 166.000 dosi di vaccino destinate all’Italia ne consegnera’ 132.000, il 20% in meno. Positiva, invece, la notizia che l’Agenzia Europea del Farmaco ha dato l‘ok al vaccino AstraZeneca. Johnson & Johnson, da parte sua, ha comunicato che il suo vaccino sperimentale per il Covid-19 e’ risultato efficace al 66% in un ampio studio clinico, un risultato che potrebbe gettare le basi per il lancio del prodotto nell’arco di qualche settimana. Sullo sfondo poi restano le preoccupazioni per la situazione politica italiana.
Nel frattempo, Wall Street prosegue la fase di alta volatilita’, con il Dow Jones cede l’1,5% dopo il rimbalzo di ieri, successivo al peggior selloff giornaliero da tre mesi, causato dalla battaglia tra gli investitori retail e gli hedge fund. Numerosi i dati macro di oggi. Le spese personali per consumi negli Usa sono calate dello 0,2% a livello mensile a dicembre, battendo il consenso degli economisti che si aspettavano una contrazione dello 0,5% m/m.
I redditi personali, invece, sono cresciuti dello 0,6% a dicembre, mentre gli economisti si aspettavano una lettura invariata.
L‘indice Napm di Chicago, basato su un’indagine condotta sui direttori d’acquisto del settore manifatturiero, e’ salito a 63,8 punti a gennaio dai 58,7 di dicembre. Il dato ha battuto nettamente il consenso degli economisti a 58,5 punti. L’indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall’Universita’ del Michigan, secondo la lettura finale di gennaio, invece si e’ attestato a 79 punti, leggermente al di sotto del preliminare a quota 79,2. Quanto all‘Europa, i dati relativi a Germania, Francia e Spagna hanno mostrato che il prodotto interno lordo e’ stato relativamente resiliente nel quarto trimestre.
A piazza Affari, forti guadagni per Diasorin (+1,63%) e Recordati (+1,40%). In rialzo Leonardo Spa (+0,49%), dopo la conferma del raggiungimento dei target della guidance 2020. In luce anche Stm (+0,79%), in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo i conti 2020 e la guidance per il primo trimestre 2021.
In calo il settore bancario: Bper -2,5%, Banco Bpm -1,68%, Unicredit -2,2%, B.P.Sondrio -2,6%. Da segnalare Intesa Sanpaolo (-1,55%), dopo le parole del ceo della banca, Carlo Messina, che ha affermato “torneremo a distribuire i dividendi non appena la Bce allentera’ le regole rigide che ha inserito per affrontare la fase della pandemia”. Da notare anche B.Mps (-2,64%), che ha messo a punto il capital plan che dovra’ essere inviato alla Bce entro la fine di gennaio. Occhi puntati poi su Atlantia (-1,17%). “L’intervento della Commissione Europea e’ il benvenuto. Avevamo chiesto alla Commissione di intervenire quanto prima possibile”, ha affermato un portavoce di Tci, fondo che controlla oltre il 10% di Atlantia che a sua volta controlla l‘88% di Aspi, commentando la decisione della Commissione Ue di inviare una lettera al Governo Europeo in cui si chiede di giustificare il suo comportamento nella vicenda Aspi.
In rosso anche S. Ferragamo (-2,61%), dopo i dati preliminari sui ricavi nel 2020 sotto le attese.
Tra le mid cap, in territorio positivo Piaggio (+0,07%), dopo i dati preliminari oltre le attese.
Sull’Aim, in rally Illa (+13,91%). A spingere il titolo la notizia che l’azienda ha ricevuto un nuovo ordine del valore di 1,2 mln euro da un importante nuovo cliente leader mondiale nel settore del cookware.