Nel 2022 tutte le piazze del Vecchio continente hanno segnato cali generalizzati (Milano -12%), a eccezione di Londra. Chiude sopra la parità il Moex russo. A Piazza Affari seduta negativa per Tim (-3,8%) | Covid, l’Ue contraria alla richiesta italiana di imporre restrizioni agli arrivi dalla Cina | Ftse Mib future: spunti operativi per venerdì 30 dicembre | Il calendario macro di oggi | IL VIDEO: Testa (Borsa Italiana), vi racconto l’anno di Piazza Affari
da del 30/12/2022 18:09
di Emma Bonotti e Francesca Gerosa
Il Ftse Mib termina l’anno in netto ribasso, scivolando dell’1,45% a 23.707 punti nella seduta del 30 dicembre. Complice la guerra, l’inflazione galoppante, le politiche monetarie da “falco” delle banche centrali e, in ultima battuta, il nuovo aumento dei contagi da Covid-19, anche le altre piazze europee chiudono le negoziazioni del 2022 in rosso: il Dax perde l’1,56%, il Cac 40 l’1,52% e il Ftse 100 lo 0,81%, l’Ibex 35 spagnolo l’1,06% e l’Aex olandese l’1,71%. Tra i listini principali di tutto il bacino del Mediterraneo gli unici a resistere alle vendite sono il Bist 100 turco (+0,59%), il Ta 35 israeliano (+0,53%). In positivo anche i due principali indici della borsa di Mosca, il Moex (+0,33%) e il Rtsi (+3,61%).
Guardando alla performance complessiva degli ultimi 12 mesi, il Ftse Mib ha perso il 12%, seguito dal Dax (-11,4%) e dal Cac 40 (-8,1%). In rosso anche lo Stoxx 600 (-11,8%). Controcorrente il Ftse 100 inglese che si conferma sopra i valori di un anno fa (+1,7%).
Passiamo ai titoli. A Piazza Affari sono due oil company a guidare e chiudere la classifica dei titoli migliori e peggiori dell’anno: la star del listino milanese è Tenaris con un balzo del 79%, avvantaggiata dal balzo del prezzo del petrolio, mentre la maglia nera va a Saipem che perde oltre il 76%. Su Saipem ha pesato l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro concluso lo scorso luglio. Nel nuovo piano strategico il gruppo ha previsto un rifinanziamento straordinario del debito con un ulteriore aumento di capitale fino a 3,5 miliardi.
Secondo l’analisi di Borsa italiana, alla chiusura del 29 dicembre, la medaglia d’argento va a Leonardo, con un rialzo annuale del 29,2%, mentre Banco Bpm si classifica al terzo posto con un +27,4%. In fondo al listino, invece, si trovano Tim con un ribasso del 48,8% alla seduta di ieri, Nexi (-46,7%) e Amplifon (-41,7%). Pesanti vendite anche sulle utility, come Hera che perde il 30,95%, Enel (-27,8%) e Asa (-27,2%).
Si allarga lo spread all’indomani dell’ok sulla manovra
Preoccupazioni anche sul fronte obbligazionario. Al termine delle negoziazioni, il rendimento del titolo di Stato italiano a dieci anni sale al 4,71% mentre il pari durata tedesco rende il 2,57%. All’indomani dell’approvazione in Senato della legge di Bilancio lo spread Btp/Bund continua ad allargarsi, raggiungendo i 218 punti.
Ore 15:35 Il Ftse Mib accelera al ribasso dopo l’apertura in rosso di Wall Street
Il Ftse Mib accelera al ribasso e cede lo 0,83% a 23.856 punti dopo l’apertura in contropiede di Wall Street. Al suono della campanella il Dow Jones segna -0,40%, l’S&P -0,60% e il Nasdaq -0,88%. Il rendimento del Treasury decennale sale a 3,87%, mentre l’euro prosegue a 1,06 contro il dollaro. Nel frattempo, nel Vecchio continente, alle 15:35 il Dax lascia sul terreno lo 0,97%, il Ftse 100 lo 0,81% e il Cac 40 lo 0,71%.
Per il Bitcoin è il peggior anno di sempre
A soffrire in questa ultima seduta dell’anno sono anche le criptovalute. Appesantito dagli scandali e dai fallimenti del mercato delle cripto, il Bitcoin sta per chiudere il 2022 con un crollo del 65%, la performance peggiore della storia della moneta.
La criptovaluta si è recentemente mossa nel range tra i 16.000 e i 17.000 dollari – al momento tratta sui 16.495 dollari – ed è improbabile che la situazione cambi nei prossimi giorni, ma secondo Oanda potrebbe subire una nuova debolezza all’inizio del prossimo anno. “La domanda che molti si pongono ora è se si sia toccato il fondo e quanto tempo ci vorrà per far tornare la fiducia, consentendo una forte ripresa”, afferma Craig Erlam.
Ore 13:55 l’Europa prosegue sotto la parità, negativi i futures di Wall Street
Le borse europee si avviano a chiudere l’ultima seduta dell’anno in rosso. Il Dax perde lo 0,89%, il Cac40 lo 0,84% e il Ftse100 lo 0,81% e il Ftse Mib lo 0,69% a 23.889 punti alle 13:55 e si avvia a completare l’anno peggiore dal 2018 con un bilancio provvisorio intorno a -12,50%. Sotto pressione con perdite di oltre un punto percentuale soprattutto Bper Banca, Tim, Pirelli, Leonardo, STM, Tenaris e Terna. I futures di Wall Street scendono (-0,36% quello sul Dow Jones e -0,53% quello sull’S&P500). I rendimenti dei titoli di Stato restano elevati: quello del Treasury Usa a 10 anni sale al 3,848% e quello del Btp 10 anni al 4,603% con lo spread Italia/Germana a quota 211 punti base. L’euro ora scatta in avanti sul dollaro a 1,06774 (+0,16%).
L’Ue vuole più controlli su varianti Covid
Continua a preoccupare i mercati l’ondata di nuovi casi di Covid in Cina. Tanto che l’Unione europea dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di aumentare immediatamente il sequenziamento genomico delle infezioni da Covid-19 e il monitoraggio delle acque reflue, anche negli aeroporti, per individuare eventuali nuove varianti, secondo quanto ha scritto la commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, in una lettera inviata ai ministri della Sanità dei 27 Stati membri Ue e vista dall’agenzia Reuters. In caso di comparsa di una nuova variante, gli Stati Ue devono individuarla tempestivamente per essere in grado di reagire rapidamente, ha aggiunto la commissaria.
Ore 12:00 Cina e Russia puntano a rafforzare l’interazione tra le forze armate, Borse europee in rosso
Non scemano le vendite sulle Borse europee. Il Dax perde lo 0,56%, il Cac40 lo 0,71%, il Ftse100 lo 0,29% e il Ftse Mib lo 0,58% a 23.916 punti alle 12:00 con solo Amplifon e Saipem in territorio positivo e Tim la peggiore (-2,27%). Lo spread Btp/Bund resta elevato a quota 211 punti base. Oltre all’aumento dei contagi da Covid in Cina preoccupa i mercati il fatto che Mosca e Pechino continueranno la cooperazione nella sfera tecnico-militare, che contribuisce a garantire la sicurezza di entrambi i paesi, come ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, durante i colloqui con il leader cinese, Xi Jinping, che si svolgono in collegamento video. “Miriamo a “, ha detto Putin.
Prezzi del petrolio verso il secondo guadagno annuale consecutivo
I prezzi del petrolio sono deboli (Wti -0,27% a 78,19 dollari al barile e Brent -0,05% a 84,42 dollari al barile), ma si avviano a registrare il secondo guadagno annuale consecutivo in un anno volatile, caratterizzato dalla scarsità delle forniture a causa della guerra in Ucraina e dall’indebolimento della domanda da parte del principale importatore di greggio al mondo, la Cina. In particolare, per l’anno in corso, il Brent sembra indirizzato a guadagnare l’8%, dopo un balzo del 50% nel 2021, ha segnalato l’agenzia Reuters. Mentre per il greggio statunitense si profila un rialzo del 4,6% nel 2022, dopo il guadagno del 55% dello scorso anno.
Ore 10:30 Anche la Spagna chiede un test Covid negativo a chi arriva dalla Cina, il Ftse Mib si conferma in calo
Accelerano al ribasso i mercati azionari europei. Il Dax perde lo 0,79%, il Ca40 lo 0,83%, il Ftse100 lo 0,27% e il Ftse Mib lo 0,59% a 23.914 punti alle 10:30 con lo spread Btp/Bund sempre in aumento a 213 punti base. Non promettono nulla di buono nemmeno i futures di Wall Street (-0,37% quello sul Dow Jones e -0,51% quello sull’S&P500).
Rallenta più del previsto l’inflazione in Spagna
L’inflazione armonizzata spagnola, nella lettura preliminare di dicembre, è cresciuta del 5,6% a livello annuale. Il dato è in rallentamento rispetto all’incremento del 6,7% anno su anno di novembre e ben al di sotto del consenso degli economisti a +6,5% anno su anno. Dopo questo dato macro il cambio euro/dollaro è stabile a 1,06595.
Spagna: test Covid negativo o certificato vaccino per arrivi dalla Cina
Proprio la Spagna, come l’Italia e gli Stati Uniti, chiederà un test negativo al Covid o un certificato di vaccinazione ai viaggiatori provenienti dalla Cina. Lo ha annunciato la ministra della Salute, Carolina Darias, questa mattina, in una conferenza stampa convocata d’urgenza alla luce dell’esplosione dei contagi che il Paese asiatico sta vivendo dopo la fine della politica zero Covid che ha seguito negli ultimi tre anni.
Ore 9:05 La Cina accusa l’Occidente di sabotaggio sul controllo del Covid, Ftse Mib in rosso e spread a 214
Borse europee negative in avvio di seduta (-0,48% il Dax, -0,68% il Cac40, -0,36% il Ftse100 e -0,60% a 23.916 punti il Ftse Mib con lo spread Btp/Bund in aumento a 214 punti base). Scendono anche i futures di Wall Street (-0,34% quello sul Dow Jones e -0,47% quello sull’S&P500). Mentre preoccupa l’impennata dei casi Covid in Cina: secondo gli esperti dell’Airfinity Center, il bilancio delle vittime in Cina potrebbe attualmente attestarsi a 9.000 al giorno e raggiungere 1,7 milioni entro la fine di aprile 2023.
Cina: misure su viaggiatori discriminatorie
Ma per i media cinesi le misure poste in atto da alcuni Paesi del mondo, tra cui l’Italia, sui cittadini provenienti dalla Cina sono “discriminatorie” e “la vera intenzione è quella di sabotare i tre anni di sforzi della Cina per il controllo del Covid-19 e di attaccare il sistema del Paese”, ha detto il tabloid statale Global Times. La Cina smetterà di imporre ai viaggiatori in arrivo l’obbligo di quarantena a partire dall’8 gennaio. Ma continuerà a richiedere un risultato negativo del test Pcr effettuato entro 48 ore dalla partenza. I virologi incaricati di studiare le varianti del coronavirus nel Paese hanno dichiarato al Global Times che Pechino non ha mai smesso di monitorare le varianti prevalenti in questo paese e non permetterà mai che nuove varianti non vengano segnalate.
A Milano vendite su Tim, Mps, Nexi, Bper Banca e le utilities
Sul listino milanese Tim flette del 2,36% a 0,2195 euro. L’obiettivo del governo è il controllo pubblico della rete da un lato e dall’altro la tutela dei posti di lavoro, come ha affermato la premier, Giorgia Meloni, la quale ha anche detto che il dossier Mps (-0,79% a 1,9274 euro) è stato gestito male in passato e che il governo sta lavorando da un lato per uscire dall’istituto e dall’altro per creare le condizioni per avere in Italia più poli bancari. Mentre Nexi (-0,93% a 7,47 euro), Bper Banca (-0,46% a 1,9315 euro) e Banco di Sardegna hanno completato la cessione delle attività di merchant acquiring e gestione Pos a Nexi. L’operazione avrà data di efficacia 31 dicembre 2022, dando così avvio, con decorrenza 1° gennaio 2023, all’accordo di partnership strategica di lungo termine con il gruppo Nexi nel merchant acquiring. Invece, la Banca Popolare di Sondrio (-0,21% a 3,84 euro) ha ceduto un portafoglio di sofferenze del valore lordo di 242,5 milioni di euro, tramite un’operazione di cartolarizzazione. Occhio, infine, anche alle utilities come Enel (-0,69% a 5,066 euro), A2A (-1,62% a 1,24 euro), Terna (-1% a 7,012 euro) e Snam (-1% a 4,59 euro) perché i prezzi dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela scenderanno del 19,5% nel primo trimestre 2023, secondo Arera. Al contempo l’Antitrust ha parzialmente confermato i provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni (-0,63% a 13,50 euro), Edison (+0,37% a 1,37 euro la rnc), Acea (-0,38% a 13,05 euro) ed Engie per presunte modifiche unilaterali illegittime delle condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e di gas naturale. Revocati, invece, i provvedimenti cautelari nei confronti di Hera (-1,14% a 2,51 euro) e A2A.
Ore 08:15 In Cina possibili 9.000 morti al giorno per Covid, Europa attesa in rosso
Borse europee attese in rosso in avvio di seduta (-0,42% l’Eurostoxx50) in scia ai futures di Wall Street negativi (-0,26% quello sul Dow Jones e -0,38% quello sull’S&P500) in attesa del collegamento video tra il presidente russo, Vladimir Putin, e l’omologo cinese, Xi Jinping, che sicuramente discuteranno anche del conflitto in Ucraina dove nella notte c’è stato un nuovo attacco russo con droni a Kiev che ha preso di mira alcune infrastrutture. Non ci sono vittime.
In Cina possibili 9.000 morti al giorno per Covid
Continua a preoccupare l’aumento dei contagi da Covid in Cina. Il Paese sta attraversando un’ondata di contagi senza precedenti dal brusco abbandono, all’inizio del mese, della politica zero Covid. Oggi, 30 dicembre, l’organismo di controllo delle malattie ha identificato 5.500 nuovi casi positivi in Cina e un solo decesso. Ma dalla fine dei test di massa e dalla nuova definizione più ristretta di morte attribuita al Covid, queste statistiche sembrano non essere al passo con la realtà. Infatti, secondo gli esperti dell’Airfinity Center, il bilancio delle vittime in Cina potrebbe attualmente attestarsi a 9.000 al giorno e raggiungere 1,7 milioni entro la fine di aprile 2023.
Focus sulla stretta della Bce, spread a 209
Dopo il rally del 29 dicembre e l’ok dal Senato alla legge di bilancio per il 2023, l’ultima seduta dell’anno vede il rendimento del Btp 10 anni ripartire dal 4,56% e lo spread con il Bund scendere a 209 punti base. A poche ore dall’addio al 2022, ha segnalato l’agenzia Reuters, gli investitori ragionano sulla stretta della Bce, con l’avvio a marzo della riduzione del bilancio che rischia di pesare soprattutto sui periferici, Italia in testa. Proprio ieri, dopo le recenti critiche dell’Italia alla Bce, la premier, Giorgia Meloni, ha detto che Francoforte dovrebbe evitare di fare scelte “peggiorative” e gestire meglio la comunicazione.
E sulla mole di debito che il mercato dovrà digerire nel 2023
C’è poi la questione della gran mole di debito che il mercato dovrà digerire nel 2023. Guardando all’obbligazionario italiano, secondo le stime del Tesoro il prossimo anno le emissioni lorde complessive a medio-lungo termine dovrebbero ammontare a 310-320 miliardi di euro. Già la prossima settimana, secondo Ifr, l’Italia potrebbe presentarsi sul mercato con un sindacato sul segmento lungo, con le preferenze che sarebbero per un 20 o un 30 anni. Il servizio di Refinitiv ha ricordato che sia lo scorso 5 gennaio che esattamente un anno prima il Tesoro è stato impegnato nell’emissione via sindacato di nuovi bond, rispettivamente, a 30 e 15 anni.
Euro debole
In attesa di un solo dato macro dagli Usa: alle 15:45 l’indice Napm Chicago a dicembre (precedente: 37,2 punti; consenso: 40 punti), il cambio euro/dollaro vale 1,06466 (-0,13%). Invece, tra le materie prime si registrano acquisti sul petrolio (Wti +0,66% a 78,92 dollari al barile e Brent +0,67% a 84,02 dollari al barile) e sull’oro (+0,12% a 1.828 dollari l’oncia).
A Milano occhio a Tim, Mps, Nexi, Bper Banca e le utilities
Sul listino milanese attenzione a Tim visto che l’obiettivo del governo è il controllo pubblico della rete da un lato e dall’altro la tutela dei posti di lavoro, come ha affermato la premier, Giorgia Meloni, la quale ha anche detto che il dossier Mps è stato gestito male in passato e che il governo sta lavorando da un lato per uscire dall’istituto e dall’altro per creare le condizioni per avere in Italia più poli bancari. Mentre Nexi, Bper Banca e Banco di Sardegna hanno completato la cessione delle attività di merchant acquiring e gestione Pos a Nexi. L’operazione avrà data di efficacia 31 dicembre 2022, dando così avvio, con decorrenza 1° gennaio 2023, all’accordo di partnership strategica di lungo termine con il gruppo Nexi nel merchant acquiring. Invece, la Banca Popolare di Sondrio ha ceduto un portafoglio di sofferenze del valore lordo di 242,5 milioni di euro, tramite un’operazione di cartolarizzazione. Occhio, infine, anche alle utilities come Enel, A2A, Terna e Snam perché i prezzi dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela scenderanno del 19,5% nel primo trimestre 2023, secondo Arera.