La misura è prevista nell’ultima bozza del decreto Bollete, approvato una settimana fa e oggi di nuovo sul tavolo del cdm | Il Governo chiede un nuovo contributo a Eni&C.
da del 30/06/2022 15:45
Per accelerare lo stoccaggio di gas naturale al Gestore dei Servizi Energetici (Gse) viene dato il ruolo di “riempimento di ultima istanza” per una spesa massima di 4 miliardi di euro. Il Gse, “anche tramite accordi con società partecipate direttamente o indirettamente dallo Stato e attraverso lo stretto coordinamento con l’impresa maggiore di trasporto (ossia Snam, ndr), provvede ad erogare un servizio di riempimento di ultima istanza tramite l’acquisto di gas naturale, a fini dello stoccaggio e della successiva vendita entro il 31 dicembre 2022, nel limite di un controvalore pari a 4.000 milioni di euro”, si legge nell’ultima bozza del Decreto Bollete, approvato una settimana fa e oggi di nuovo sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
Rispetto alle precedenti stime, la potenza di fuoco del provvedimento per azzerare gli oneri di sistema a contenere il caro-energia cala da 3,2 miliardi a poco più di 3 miliardi.
All’azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico per il terzo trimestre 2022 vanno 1,9 miliardi rispetto ai 2 miliardi della precedente versione.
Bonus sociale legato all’Isee
Il nuovo Decreto prevede il rinnovo del Bonus sociale legato all‘Isee per 116 milioni. Il provvedimento, si legge nella bozza, ha l’obiettivo di “mantenere inalterata rispetto al trimestre precedente la spesa dei clienti agevolati corrispondenti ai profili-tipo dei titolari dei suddetti benefici”.
Il contributo per le imprese che importano gas
Confermato il nuovo contributo a carico delle imprese che importano gas da rivendere sul mercato italiano, come Eni. La misura si aggiunge al balzello straordinario sugli extraprofitti, dal quale il Governo si attende un gettito di almeno 11 miliardi di euro. In questo caso, però, oltre al versamento in denaro si aggiunge anche un apporto in natura, sotto forma appunto di forniture di gas.
Le imprese del gas dovranno versare il 10% derivante dall’extragettito alla Cassa per i servizi energetici e ambientali. Lo si legge nella nuova bozza al Dl Bollette tornato all’esame del Consiglio dei Ministri.
“I soggetti titolari di contratti di approvvigionamento di volumi di gas naturale destinati al mercato italiano di durata superiore ad un anno – si legge – sono tenuti, per ciascun mese del periodo compreso tra il primo ottobre 2022 e il 31 dicembre 2022 e per ciascun contratto, a versare alla Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea) un importo pari al 10 per cento del prodotto”.