venerdì, Giugno 17, 2022

Gazprom taglia la fornitura a Eni del 50%. Il prezzo del gas vola anche oggi……………………………………..

L’ennesima decisione unilaterale senza spiegazioni. Governo pronto a mettere in campo contromisure. JP Morgan: lUe pomperà più Gnl. Il prezzo del gas va verso 135 euro a MWh | Gazprom taglia ma l’Italia tiene | IL VIDEO Draghi: la Russia usa il gas a scopi politici.

da del 17/06/2022 10:15

di Francesca Gerosa

Dal 65% al 50% in un batter d’ali e ancora senza spiegazioniEni (+0,24% a 12,63 euro al momento in borsa) ha ricevuto comunicazione da Gazprom che oggi fornirà solo il 50% della richiesta giornaliera di gas pari a circa 63 milioni di metri cubi. In una nota di aggiornamento sull’approvvigionamento di gas dalla Russia, il colosso guidato da Claudio Descalzi ha confermato che anche oggi, per il terzo giorno, le richieste sono state soddisfatte solo in modo parziale “con quantità effettive consegnate pressoché invariate rispetto ieri”.

Algeria, gasdotto Tap e rigassificatori hanno coperto quasi integralmente la domanda nazionale di gas quando l’altro ieri Gazprom ha avvisato Eni di aver tagliato le forniture destinate allItalia. Una decisione unilaterale, senza preavviso e senza spiegazioniDa sommare all’ulteriore riduzione dei flussi destinati alla Germania attraverso il gasdotto Nord Stream (-67 milioni di metri cubi al giorno).

Rassicurazioni dal governo, pronto a mettere in campo contromisure

Ieri il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha assicurato che la riduzione delle forniture di gas dalla Russia ha finora prodotto “un danno limitato” e che la situazione viene monitorata costantemente dal Governo, comunque “è sotto controllo”. Certo che, se questa riduzione di fornitura dovesse perdurare, a inizio della prossima settimana il Governo è pronto a mettere in campo contromisure, ha aggiunto Cingolani.

L’Italia ha raggiunto un tasso di riempimento negli impianti di stoccaggio di gas pari al 54% della capacità totale. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, parlando ieri da Kiev, ha detto che la Russia mente quando dice che le riduzioni di forniture non sono premeditate, ma legate a problemi di manutenzione. “Sia la Germania che noi, e altri, crediamo che queste siano bugie. In realtà c’è un uso politico del gas, così come stanno usando il grano per fini politici”, ha affermato Draghi.

Il prezzo del gas sale ancora

Oggi il prezzo del gas in Europa (ieri arrivato a un picco di 149 euro per MWh), sale del 7,3% a 133,50 euro per MWh. “Nei mercati del gas, la riduzione della dipendenza dalle importazioni di gas naturale russo da parte dell’UE è abbastanza simile a quella che si sta manifestando nei mercati globali del greggio. Tuttavia, a differenza dei mercati globali del greggio, non è possibile reindirizzare gran parte delle molecole russe spostate verso altri Paesi. Data la mancanza di connettività dei gasdotti tra i giacimenti di gas naturale occidentali e la parte orientale del Paese, la Russia non è in grado di reindirizzare quelle che un tempo erano considerate forniture europee verso i suoi altri importatori, ovvero la Cina”, ha sottolineato JP Morgan.

JP Morgan: l’Ue pomperà più Gnl

Di fatto, una fetta significativa dell’offerta globale di gas naturale è stata rimossa dal mercato, lasciando che i Paesi europei facessero maggiore affidamento sulle importazioni di gas naturale liquefatto. Nell’ultima settimana, JP Morgan ha stimato che le importazioni di gas naturale russo nell’UE siano diminuite del 42% circa dall’inizio della guerra. “Quello che sappiamo è che lItalia – il secondo importatore di gas naturale russo nellUE è in una posizione migliore rispetto alla Germania per trovare fonti di approvvigionamento alternative attraverso gasdotti e gas naturale liquefatto”, ha indicato JP Morgan.

Con la riduzione delle importazioni di gas naturale russo dai gasdotti, l’UE ha continuato e continuerà probabilmente ad attrarre carichi di gas naturale liquefatto spot. “Per tutto il mese di giugno, i volumi di gas naturale liquefatto dell’Europa nord-occidentale stanno fluendo al 63% della capacità totale. Con la recente riduzione dei flussi dei gasdotti verso la Germania, “ci aspettiamo che questi impianti aumentino l’invio di gas naturale liquefatto a livelli più paragonabili a quelli osservati a maggio, circa il 78%; tuttavia, temperature più calde del normale potrebbero spingere questo tasso di utilizzo ancora più in alto”, ha previsto JP Morgan.

La distruzione della domanda legata al Covid in Cina e un inverno relativamente mite hanno permesso a molti dei principali consumatori asiatici di avere scorte abbondanti rispetto all’anno precedente e hanno causato la debolezza a breve termine del prezzo del gas naturale liquefatto durante il trimestre, “ma ci aspettiamo che la competizione per l’approvvigionamento del gas naturale liquefatto aumenti durante il periodo estivo, in particolare perché l’offerta di gas naturale liquefatto sta diminuendo. Meno forniture di Gnl da un impianto statunitense, che rappresenta circa il 3,5% delle forniture globali, fuori servizio per almeno tre mesi all’Australia, un altro importante fornitore di Gnl, suggerisce che prezzi più alti per un periodo più lungo continueranno a essere il tema del mercato europeo del gas naturale”, ha concluso JP Morgan

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