L’imprenditore romano ha effettuato una serie di operazioni su derivati salendo al 5,381%, mentre Leonardo Del Vecchio ha il 4,84%. Il 12 novembre sono attesi i conti della Compagnia triestina | Deutsche Bank promuove Generali a buy, vede un potenziale upside del 35%.
da del 28/10/2020 14:10
di Elena Dal Maso
In vista dei conti trimestrali, attesi per il 12 novembre, Francesco Gaetano Caltagirone è salito ancora nelle Generali. L’imprenditore romano, attraverso il veicolo Fincal Spa, ha effettuato una serie di operazioni su derivati due giorni fa su Borsa Italiana, il 26 ottobre, per un milione di contratti, che ha poi permesso a Caltagirone di incrementare la sua quota dello 0,0381%.
Alla data di oggi, quindi, l’imprenditore ha in mano il 5,381% della Compagnia Assicurativa triestina che in una giornata di rovescio di mercato come quella attuale, con il Ftse Mib che cede il 3,26%, vede il titolo lasciare il 2,36% a Piazza Affari a 11,36 euro per 17,9 miliardi di capitalizzazione.
Il primo socio in Generali è Mediobanca con il 12,97%, il secondo Leonardo Del Vecchio il 4,84%, mentre i Benetton hanno il 3,98%. L’ascesa di Caltagirone viene letta dal mercato in ottica di possibile baluardo nei confronti di Del Vecchio.
Fra l’altro, poche ore fa si è conclusa l’Assemblea dei Soci di Piazzetta Cuccia e, secondo quanto ha potuto appurare milanofinanza.it, il fondatore di Essilor-Luxottica, attraverso Delfin, ha votato per la lista di Assogestioni e non per quella del board uscente. Il timore di alcuni osservatori è che la posizione di Del Vecchio, considerata in parte critica e non apertamente allineata con le scelte dei manager di Mediobanca, abbia come vero scopo una mossa importante sulle Assicurazioni Generali.
Del Vecchio, con la sua quota poco superiore al 10% in Piazzetta Cuccia, è il primo socio della merchant bank milanese e potrebbe spingere il board che verrà nominato oggi a una possibile valorizzazione del titolo in portafoglio per poi usare la liquidità in operazioni straordinarie, per esempio. Il titolo Generali, però, ha perso diverso terreno da gennaio, in epoca pre-Covid, quando valeva 18,6 euro contro 11,33 di oggi