Seduta all’insegna delle vendite per il listino milanese, che ha chiuso con un -4,81% a 18.806 punti, in linea con le forti perdite diffuse in tutta Europa.
da del 11/06/2020 18:25
Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta in profondo rosso con il Dow Jones che cede il 4,08%. A pesare sul sentiment del mercato da un lato le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha avvertito che la ripresa economica degli Stati Uniti sara‘ “una lunga strada”, dall’altro i timori di una nuova ondata di contagi da coronavirus negli Usa dopo l’aumento dei casi in alcuni Stati, che hanno alimentato le prese di profitto dopo i recenti forti rialzi degli indici. Ieri inoltre la Federal Reserve ha mantenuto i tassi d’interessi fermi nel range 0-0,25%, indicando di avere in programma di mantenerli su tale livello almeno fino al 2022. L’outlook della Fed sull’economia Usa, in particolare, vede l’economia contrarsi del 6,5% nel 2020, mentre nei due anni successivi e’ attesa una crescita rispettivamente del 5% e del 3,5%. Sul fronte dei dati macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato) sono diminuite di 355.000 unita’ a quota 1.542.000, rispetto al totale di sette giorni fa, rivisto al rialzo di 20.000 unita’. Il consenso raccolto dal Wall Street Journal si attendeva un dato a quota 1,595 mln unita’.
A piazza Affari, in profondo rosso gli industriali, su cui hanno pesato particolarmente i crescenti timori circa i tempi della ripresa economica dopo l’outlook negativo sull’economia statunitense.
In particolare, pesanti perdite per Cnh I. (-11,82%), Pirelli (-8,54%), Fca (-7,7%), Leonardo Spa (-6,6%), B. Unicem (-5,77%), Prysmian (-5,15%), Stm (-3,72%) e Ferrari (-3,59%).
In profondo rosso il settore bancario con lo spread Btp/Bund in leggero allargamento a 189,965 punti base rispetto ai 188,304 pb della chiusura di ieri: Unicredit -7,87%, Bper -6,98%, Ubi B. -5,65%, Intesa Sanpaolo -4,98%, Mediobanca -4,25%. Da segnalare Banco Bpm (-7,82% a 1,27 euro), su cui Banca Imi ha ridotto la raccomandazione da buy ad add, con Tp che passa da 2,1 a 1,64 euro.
Focus sul comparto oil e oil service con i prezzi del petrolio in forte calo: Saipem -7,51%, Eni -7,03%, Tenaris -7,28%. Male Atlantia (-9,16%) ed Exor (-7,71%). Segue Tim (-8,21% a 0,34 euro), su cui JPMorgan ha abbassato il giudizio da overweight a neutral, con prezzo obiettivo che scende da 0,62 a 0,38 euro sulle azioni ordinarie.
Sotto la lente degli analisti le utility, che riescono a contenere le perdite: Enel -2,46%, Hera -3,56%, Snam -3,73%. Da notare Italgas (-1,67%), dopo che il Cda ha esaminato l’andamento previsto della gestione nel 2020 e gli impatti attesi sull’attivita’ dall’emergenza Covid-19. In particolare, per il 2020 la societa’ stima di registrare ricavi superiori a 1,3 miliardi di euro e un Ebitda compreso tra 960 e 980 milioni di euro. Terna ha contenuto i cali rispetto al mercato con un -2,6% a 6 euro. Bernstein ha alzato il prezzo obiettivo sull’azione da 6,8 a 7,5 euro, confermando la raccomandazione outperform. Per gli esperti l’impatto della crisi globale da Covid-19 sara’ poco rilevante su Terna, dal momento che un calo del 10% della domanda secondo le stime avrebbe un effetto sui ricavi inferiore all’1%.
In netta controtendenza Diasorin (+2,32%).
Tra le mid cap, in rosso Ovs (-9,4%), Dovalue (-9,24%) e Autogrill (-8,34%). Focus su Cattolica Ass. (-6,17% a 3,8 euro), su cui Mediobanca Securities ha confermato il rating underperform e tp di 2,5 euro per azione dopo che Standard & Poor’s ha confermato il rating a BB e l’outlook negativo.
Sull‘Aim, in flessione Portobello (-0,4% a 12,6 euro), dopo che Patrizia Amicucci ha reso noto di aver ceduto complessivamente 159.900 azioni ordinarie, pari al 5,82% del capitale sociale della societa‘, nell’ambito della procedura di accelerated book-building avviata nella giornata di ieri.