mercoledì, Marzo 3, 2021

Grottaperfetta, il Comune sfratta la Sporting Roma: “Garantire sport per ragazzi e bambini”

Dopo la gara andata deserta il Dipartimento Sport di Roma Capitale ha affidato l’impianto sportivo comunale di via Brogi alla Federazione Ginnastica d’Italia. La Sporting Roma: “Per noi impossibile partecipare al bando, criteri impossibili”. Il territorio insorge: “Così viene interrotta la pratica sportiva di ragazzi e bambini”.

da ATTUALITÀ 3 MARZO 2021 9:45

di Redazione Roma

La battaglia intorno alla palestra di via Giacomo Brogi a Grottaperfetta, periferia sud-ovest di Roma, è iniziata nel dicembre del 2019, allo scadere della concessione che affidava alla Sporting Roma l’utilizzo dell’impianto sportivo comunale. La società sportiva gestiva l’impianto dal 2008, garantendo l’accesso alla pratica sportiva anche a livello agonistico, secondo le condizioni dei centri sportivi in concessione.

A gennaio 2020 il Comune di Roma ha indetto un bando di gara per il nuovo affidamento dell’impianto. La gara però è andata deserta, secondo i dirigenti dello Sporting Roma per le richieste assolutamente proibitive per i possibili enti gestori. “I requisiti richiesti per la partecipazione erano proibitivi – spiega Stefano Raffi della Sporting Roma -. Tra questi un fatturato minimo annuo nel triennio 2016-2018 pari a € 331.155,00, legato alla gestione di strutture simili”.

“Interrotta la pratica sportiva per bambini e ragazzi”

Il comune di Roma a questo punto ha scelto di affidare l’impianto alla Federazione Ginnastica d’Italia, con un atto firmato il 24 dicembre 2020 per far nascere a via Brogi l’Accademia Nazionale di ginnastica ritmica. La Sporting Roma sarà così costretta a riconsegnare le chiavi dell’impianto e a mettere fine a un’esperienza decennale, senza aver avuto la possibilità di candidarsi a proseguire l’esperienza, con un danno per gli allenatori e il personale, ma anche per chi qui praticava sport, soprattutto giovanissimi e bambini, iscritti ai corsi di jujitsu, karate, pallavolo, ginnastica ritmica, basket.

“Roma Capitale non ha indetto una nuova gara, ma ha affidato in modo diretto l’impianto, costringendoci ad andarcene tra pochissimi giorni”, denuncia Raffi mentre accatasta gli attrezzi ginnici della palestra. “Quello che più ci rammarica continua il presidente della Sporting Roma è dover lasciare i ragazzi senza il loro impianto sportivo nel pieno delle gare. Ritengo corretto che le concessioni vadano rinnovate, ma trovo ingiusto che siano stravolte le regole per l’assegnazione”.

La replica del Dipartimento Sport di Roma Capitale

Interpellato da Fanpage, il Dipartimento Sport e politiche giovanili  di Roma Capitale respinge le critiche e rivendica la correttezza dell’assegnazione della palestra di via Brogi. Riguardo alla gara del gennaio 2020, andata deserta e i cui criteri sono contestati dalla  Sporting Roma, il Campidoglio scrive: “Gli Uffici hanno redatto un bando a norma di legge, simile ad altre decine pubblicati negli ultimi tempi, grazie ai quali altri impianti sportivi sono stati riassegnati a gestori che ora ne detengono la concessione legittimamente, con prezzi adeguati alla vita corrente e nel rispetto della normativa vigente”.

Sull’intesa con la Federazione Ginnastica italiana, poi, il Comune si difende sostenendo che il progetto è in linea con quanto previsto dalla legge 241/1990 per cui “le pubbliche amministrazioni possono stabilire degli accordi, per il soddisfacimento di un comune pubblico interesse”. Dagli uffici dell’assessore Frongia si spiega che: “La Giunta Raggi ha ritenuto meritevole di interesse la proposta per la realizzazione dell’Accademia nazionale di ginnastica ritmica. L’ex concessionario ha deciso in maniera del tutto autonoma di non avanzare alcuna contro-proposta e ha poi scaricato la responsabilità sul Comune”. Ma il punto non è però la regolarità o meno dell’assegnazione ma l’opportunità di mettere fine con un bando dai requisiti proibitivi a un’esperienza sportiva di base, per poi procedere con un’assegnazione diretta a un’ente che per quanto prestigioso non garantirebbe la continuità della pratica sportiva in corso.

Secondo lo schema di contratto reso pubblico il 24 dicembre scorso, la Federazione si occuperà della riqualificazione dell’impianto e della realizzazione di un percorso specializzato destinato al Parkour, sostenendo anche gli interventi di manutenzione ordinaria. Fornirà inoltre corsi di ginnastica gratuiti a favore degli anziani e persone in condizione di fragilità socio-economica, residenti nel territorio di Roma Capitale.

Ciaccheri: “Sospendere la procedura”

“La nostra preoccupazione è che questo impianto sparirà dalla quotidianità di ragazze e ragazzi. Un soggetto federale  come la Federazione Ginnastica Italiana ha sicuramente altre priorità rispetto alle abitudini sociali che lo spazio ha rappresentato per i cittadini del quartiere”, replica Amedeo Ciaccheri, presidente dell’VIII Municipio, tra i promotori della battaglia contro il Campidoglio. “Vogliamo un incontro con l’assessore allo sport di Roma Capitale Daniele Frongiacontinua Ciaccheriper sospendere la procedura di assegnazione e far si che la Sporting Roma possa continuare a svolgere la propria attività, almeno fino al 31 agosto 2021. Ai giovani allievi iscritti così si garantirebbe almeno di poter concludere l’anno sportivo”.

Diario: “Sport per ragazzi e bambini è garantito”

“A integrazione di quanto dichiarato dall’ex concessionario, ci tengo a chiarire che lo sport per ragazzi e bambini è garantito – replica Angelo Diario presidente commissione Sport Per quanto riguarda le attività oggi in corso (solo quelle agonistiche) si è svolto ieri un incontro tra la Polimnia Ritmica Romana, che gestisce i corsi, e la Federazione Ginnastica, durante il quale si è concordato sull’utilizzo degli spazi per i prossimi mesi. Nessuna attività sarà interrotta. Inoltre, anche le attività non agonistiche potranno riprendere, non appena saranno riaperte le palestre. Il quartiere è infatti servito da ben 6 centri sportivi municipali, oltre all’impianto sportivo di via Brogi, dove si potranno praticare tutte le discipline sportive che il concessionario, sbagliando, sostiene che “saranno negate”. La verità è che il quartiere avrà la possibilità di scegliere tra la pratica di più discipline (e non meno) rispetto al passato”.

Di Cristina Pantaleoni

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