Secondo il titolare delle Finanze, la caduta del Prodotto interno lordo quest’anno non sarà in doppia cifra. “L’ambizione è che l’Italia esca dalla crisi migliore di prima”. Dal Recovery fund “spazio per la riforma fiscale”. De Micheli: “Su Alitalia novità in settimana”.
Da del 06 Settembre 2020
MILANO – Dopo aver visto il Prodotto interno lordo cadere del 12,8% nel secondo trimestre dell’anno, il ministro Gualtieri si aspetta che l’Italia riesca a riemergere dalla crisi scaturita dal coronavirus e dal lockdown con un ritmo superiore a quel che si poteva immaginare qualche tempo fa. “Il rimbalzo del Pil nel terzo trimestre” sarà “maggiore del previsto”, afferma infatti il ministro dell’Economia al Forum Ambrosetti di Cernobbio e ritiene che ci sia “un ampio set di indicatori” a giustificare questa fiducia.
Già quando l‘Istat annunciò il crollo record del Pil, il 31 di agosto, il Mef aveva rimarcato come i dati sulle entrate facessero ben sperare in un “forte rimbalzo” del Pil nel terzo trimestre. Secondo i dati del Tesoro, le entrate tributarie al 20 agosto mostrano un rialzo del 9% e per il Ministro “ci consentono di auspicare un forte rimbalzo del Pil nel terzo trimestre, dopo la caduta del secondo trimestre confermata dai dati odierni dell’Istat che apportano alla precedente stima una revisione molto contenuta”.
Oggi, Gualtieri è tornato a spiegare che “la caduta media annuale del Pil italiano” non “sarà a due cifre“ grazie anche al forte rimbalzo del terzo trimestre. “La stima esatta sarà pubblicata a fine settembre con la Nadef” (Nota di aggiornamento al DEF, ndr) e bisognerà tenere conto delle incertezze del quarto trimestre dovute all’evoluzione della pandemia.
Di altri temi caldi ha parlato il ministro in occasione del Forum di Cernobbio. Ha assicurato che il Governo non attenderà la scadenza di aprile ma presenterà “ufficialmente” i progetti per il Recovery Fund già a gennaio “nel primo giorno in cui saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale”. Si punta a “investimenti che dovranno avere una organicità per evitare che siano fra loro scollegati”. Diverse le aree di intervento citate dal ministro fra cui la “digitalizzazione, l’innovazione, le infrastrutture, la formazione, la salute, la ricerca e la decarbonizzazione”. “L’ambizione è alta e l’impegno non è riportarci a quell’Italia di prima crisi che non era forte equa e sicura, ma l’impegno è ritrovarci a uscire dall’ emergenza in un paese migliore”.
“Il Recovery plan – ha aggiunto Gualtieri – ci dà le condizioni, uno spazio anche fiscale, per far entrare a regime una riforma che speriamo anch’essa sia ambiziosa e dia semplicità al sistema tributario e una riduzione del carico anche fiscale, soprattutto per i redditi medi e medio bassi”. Il piano europeo, ha ricordato a margine del Forum, “sarà incentrato sugli investimenti che hanno un forte impatto sul Pil, sulla crescita economica vedrete nelle stime a breve. Quindi questa massa di investimenti aggiuntivi ci darà anche lo spazio per far entrare gradualmente a regime una riforma fiscale che strutturalmente si finanzierà con il contrasto all’evasione fiscale e con la riforma del sistema delle detrazioni della tassazione ambientale”.
Anche della rete unica, dopo l’intesa avviata da Tim e Cdp (attraverso Open Fiber) ha parlato Gualtieri: “C’è una prospettiva di soluzione per la rete unica” tlc che è “positiva e utile per accelerare gli investimenti e avere una rete neutrale e aperta”.
Di altre partite, a margine del forum, ha parlato invece la ministra De Micheli. Su Aspi “sono in corso le trattative sia sul fronte ministeriale, che riguarda la riscrittura di fatto della concessione e del piano di investimenti per i prossimi anni, e lì abbiamo quasi completato il lavoro, dall’altra parte con moderato ottimismo affrontiamo anche il tema dell’assetto societario che è alle battute finali”, ha spiegato la titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti. I tempi? “Non faccio previsione di tempi quando non ho certezze”, risponde la ministra. Di indicazioni temporali ne ha date invece su Alitalia. “E’ una questione di qualche giorno e quindi, spero davvero di avere novità verso la metà della settimana. Anche questo non è un dossier semplice. Appare una cosa quasi scontata ormai, invece, come sapete, basta che vi guardiate indietro rispetto alla storia di Alitalia, è una cosa molto complessa che però credo vedrà la luce nei prossimi giorni”.
06 Settembre 2020