CRONACHE
A Stromboli 14 positivi, 11 a Capri. Allerta anche a Fregene Da Otranto a Ponza, torna l’obbligo di mascherina all’aperto
di Claudia Voltattorni
Doveva essere un’estate quasi «Covid free», grazie alla campagna vaccinale arrivata a 500mila somministrazioni al giorno. Invece in tutta Italia, a causa della variante Delta soprattutto, si moltiplicano i focolai. In alberghi e case private, nei locali e anche solo nelle piazze. Effetti dei festeggiamenti per la vittoria agli Europei di calcio, ma anche movida e feste private da centinaia di persone. E anche nell’estate 2021 torna la paura per nuove ondate di contagi, soprattutto tra i non vaccinati e tra i più giovani.
I Sindaci corrono ai ripari e cercano come possono di arginare eventuali situazioni di contagio e così nelle località di vacanza arrivano ordinanze e nuovi divieti. Torna l’obbligo di mascherina, ad esempio. Come deciso ad Otranto e nel mare vicino Roma, da San Felice Circeo all’isola di Ponza, dove i rispettivi sindaci impongono la mascherina all’aperto dalle 18 in poi fino alla mattina dopo e lo stop alla vendita di alcolici dopo le 22 e la chiusura di tutte le attività commerciali alle 3 di notte, «per evitare – spiega il sindaco di San Felice Circeo Giuseppe Schiboni – esodi da un paese all’altro». In Campania, ha spiegato il governatore Vincenzo De Luca, sono stati annullati tutti gli eventi a rischio assembramento, quindi stop ai concerti del Giffoni Film Festival, ad esempio, e no alla festa di Sant’Anna ad Ischia: «Si rischiava di avere un muro di 9.000 persone sul molo, incontrollabile. Su 9.000 persone hai almeno il 10% di non vaccinati, quindi 900 non vaccinati, e hai statisticamente 4-500 positivi, che resterebbero senza controllo e innescherebbero una reazione a catena».
Ma misure simili rischiano di non essere sufficienti. Focolai di contagiati aumentano di giorno in giorno ovunque.
A Capri, 11 turisti positivi sono in isolamento in albergo o nelle case di vacanza. Alle isole Eolie, già se ne contano due: uno a Stromboli e l’altro a Salina. Nell’isola del vulcano 7 turisti milanesi sono risultati positivi: soggiornavano in un’abitazione privata ma il tracciamento ha fatto salire, per ora, a 14 i positivi, inclusi 4 camerieri di un ristorante che è stato chiuso. Dieci positivi anche a Salina, dove l’ex presidente dell’associazione commercianti Luca Chiofalo racconta di «feste partecipatissime e sfrenate in giro per l’isola». Sull’isola di Pantelleria pochi giorni fa è stato registrato un focolaio di una ventina di ragazzi dopo una festa privata.
A Fiumicino, località in provincia di Roma che include anche la frazione di Fregene, molto amata dalla movida romana, il sindaco Esterino Montino lancia l’allarme per l’aumento dei contagi passati da 37 a 100 in appena 24 ore. «Dati altissimi che ci devono tenere sull’allerta, la fascia più colpita è intorno ai 29 anni». Salito a 26 il numero dei positivi del locale Shilling di Ostia (Roma), in Emilia Romagna aumentano i contagi nella zona di Rimini (90 solo ieri): proprio due giorni fa le forze dell’ordine hanno dovuto chiudere per assembramento il Byblos di Rimini e il Malindi di Cattolica, dove sono permesse solo cene con musica, mentre invece i clienti ballavano sui tavoli. Ancora in quarantena i 50 positivi, quasi tutti minorenni, di Guglionesi (Campobasso) dopo i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia di calcio, e obbligo di mascherina in tutto il Comune. Sospetto focolaio anche in Garfagnana (Lucca), dove, fa sapere la Asl Toscana Nord Ovest, «nella Valle del Serchio è stato registrato un aumento anomalo di casi positivi nella fascia di età tra i 15 e i 25 anni». Sotto accusa gli eventi al Drop Club di Pian di Coreglia. In provincia di Arezzo, ad Anghiari, un gruppo di 10 persone, tra adulti e bambini, è risultato positivo dopo un ritiro spirituale.
Focolai registrati anche in montagna. A Sestriere, sono ancora in isolamento nell’ex villaggio olimpico 16 ragazzini tra gli 11 e i 15 anni del centro estivo. Sulle Dolomiti invece, un albergo a Brentonico (Trento) è stato chiuso dopo il focolaio di 10 ragazzi. Stessa cosa anche a Mezzan, in Val di Sole, con 5 dipendenti di un albergo positivi. A Lodrone di Storo (Trento), 9 giocatori del Bari calcio in ritiro sono risultati positivi. Mentre la Ulss Dolomiti ha segnalato la presenza di 4 positivi (al momento) collegati ad una festa in un locale nel centro di Belluno.
Revocate infine le zone rosse in Sicilia a Caltabellotta, Cammarata, Favara, Gela, Mazzarino, Riesi e San Giovanni Gemini dopo lo scoppio di alcuni focolai. Ma il governatore Nello Musumeci richiama al senso di responsabilità: «Completiamo la campagna vaccinale e adottiamo tutte le precauzioni per scongiurare una ricaduta».