Il faccia a faccia con il Presidente Consob si inserisce nel filone finanziario già esplorato nel rapporto su Banche e Assicurazioni dell’ottobre 2020.
da del 20/10/2021 17:13
di Andrea Pira
Faro del Copasir su Borsa Italiana e sui rapporti tra Mediobanca e Generali. Sui movimenti attorno a Piazzetta Cuccia e al Leone, teatro dell’attivismo di Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone, il Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica indaga in particolare sull’ipotesi che si possa configurare l’ingresso di capitali stranieri in due realtà strategiche nel Sistema Finanziario Nazionale.
Di questo i componenti del Comitato presieduto dal Senatore di Fratelli d’Italia, Adolfo Urso, hanno discusso con il Presidente della Consob, Paolo Savona. E’ stato un incontro sereno, secondo quanto emerso, per fare il punto sulla situazione e nel quale, riferisce lo stesso Urso in una nota, è stata esaminata l’opportunità di un aggiornamento della disciplina legislativa che regola la materia.
Il faccia a faccia con il Presidente Consob si inserisce nel filone finanziario già esplorato nel Rapporto su Banche e Assicurazioni dell’ottobre 2020. Allora il Comitato esaminò le mire francesi su Generali e Unicredit. La prima in quanto tra principali operatori assicurativi e del risparmio nel mondo, nonché per i rilevanti investimenti sia nei Titoli di Stato italiani, sia nei Titoli Obbligazionari e Azionari delle imprese italiane. Quanto a Unicredit, ora impegnata nella trattativa su Mps, per la paventata contrazione dell’attività in Italia.
Nell’ora di colloquio il Copasir ha quindi puntato ancora una volta l’attenzione sugli assetti del Sistema Bancario e sull’efficacia dei meccanismi di monitoraggio e vigilanza rafforzati sui quali il Comitato si era concentrato nella relazione dello scorso autunno. L’audizione peraltro fa seguito all’incontro di metà settembre con il Presidente dell’Abi, Antonio Patuelli.
Anche allora la presenza di Capitali Stranieri nel Sistema Bancario e Assicurativo italiano fu in cima all’elenco delle richieste del Comitato. Assieme alla sostenibilità del debito pubblico e al flusso creditizio alle imprese, con riferimento anche all’applicazione delle norme europee sulla classificazione del rischio.
Altri temi trattati sono stati il peso dei derivati sul piano europeo; il ruolo delle nuove tecnologie e il contrasto ai crimini cibernetici nel settore bancario; le criptovalute anche quale strumento della criminalità organizzata e la possibilità che l’Italia rivendichi la sede della costituenda Autorità anti riciclaggio europea.
Lente puntata infine sull’integrazione di Borsa Italiana nella holding dei listini paneuropea Euronext, soprattutto sull’avanzamento del piano di sviluppo “la cui attuazione è elemento fondamentale per garantire autonomia ed efficienza al sistema”.