domenica, Novembre 8, 2020

Il fondatore di Facile.it è stato arrestato per violenza sessuale

Alberto Genovese è accusato di aver abusato di una 18enne per ore dopo averla drogata. La giovane è stata salvata dalla polizia dopo essere riuscita a fuggire per strada.  L’uomo aveva progettato la fuga all’estero con un jet privato ma è stato bloccato.

di Maria Teresa Santaguida                                                                                                                                                                              VIOLENZA SESSUALE    FACILE.IT

da aggiornato alle 09:300 8 novembre 2020 

AGI – Il fondatore di Facile.it, Alberto Genovese, 43 anni, è stato fermato a Milano con le accuse di violenza sessuale, spaccio di droga e sequestro di persona. L’arresto è scattato sabato sera, quando l’imprenditore è stato bloccato, dopo la denuncia della vittima, una ragazza di 18 anni.

Secondo quanto ricostruito, i fatti si sarebbero verificati il 10 ottobre, quando la giovane donna si trovava in casa dell’imprenditore per una festa a base di alcol e droga.  Un appartamento di lusso a due passi dal Duomo, con telecamere di videosorveglianza in ogni stanza. Secondo quanto appreso dall’AGI da fonti investigative, la ragazza è stata soccorsa solo la sera dopo, quando ha ripreso coscienza ed è riuscita a scappare.

In strada, a soccorrerla, la polizia, a cui ha chiesto aiuto uscendo ancora dolorante e semisvestita e con una sola scarpa.

Le accuse sono violenza sessuale, spaccio, lesioni e sequestro di persona

Per il 43enne le accuse valide per il fermo sono di violenza sessuale, lesioni, spaccio e sequestro di persona, poiché la ragazza è stata portata in camera da letto al termine di un festino, narcotizzata e abusata a lungo, mentre un bodyguard controllava l’accesso alla stanza, impedendo anche alle sua amiche di entrare e di avere notizie.

Sentendo la pressione della polizia, Genovese voleva fuggire all’estero tanto da essersi recato all’ufficio Passaporti (l’altro ieri) per farsi rilasciare il documento.

E’ questosecondo quanto apprende l’AGI che configura il concreto pericolo di fuga. Secondo gli investigatori della squadra Mobile coordinati dalla pm Rosaria Stagnaro e dall’Aggiunto, Maria Letizia Mannella, in una conversazione telefonica con la madre avrebbe addirittura detto di avere intenzione di partire per Amsterdam per poi spostarsi in Sudamerica. Ha poi anche affermato di avere a disposizione un jet privato con tanto di pilota e dunque di non avere problemi negli spostamenti. 

 

Condividi su: