Ordinata anche una proroga per indagini ulteriori su Tiziano Renzi e Luca Lotti
Redazione ANSA 18 febbraio 2020 15:27 NEWS
Il gip di Roma ha ordinato ai pm l’iscrizione nel registro degli indagati di Denis Verdini nel provvedimento con cui ha parzialmente accolto la richiesta di archiviazione di uno dei filoni della maxindagine sul caso Consip. In particolare il giudice Gaspare Sturzo chiede di iscrivere l’ex coordinatore del Pdl per i reati di turbativa d’asta e concussione.
Secondo il gip, Verdini deve essere indagato assieme all’ex parlamentare Ignazio Abrignani e all’imprenditore Ezio Bigotti in relazione alla gara di appalto Consip FM4. Ai tre è contestato il reato di concussione ai danni dell’ex ad della centrale acquisti della Pa, Luigi Marroni, “in relazione alla vicenda Cofely “. Nel provvedimento il giudice chiede, inoltre, ai pm di iscrivere nel registro degli indagati l’imprenditore Carlo Russo, già a processo nel filone principale e indagato in questa tranche per turbativa d’asta, anche per il reato di traffico di influenze illecite in concorso con l’imprenditore Alfredo Romeo, l’ex parlamentare Italo Bocchino e Tiziano Renzi “(solo per quest’ultimo esclusa la posizione di Becchini per la quale Renzi è stato archiviato) quanto alle posizioni dell’ex ad di Consip Luigi Marroni, dell’allora direttore del patrimonio Inps Daniela Becchini e dell’allora ad di Grandi Stazioni Silvio Gizzi”. Per il giudice, Russo deve essere indagato anche per due episodi di tentata estorsione ai danni di Marroni avvenuti il 10 novembre del 2015 e il 18 maggio del 2016.
Il gip di Roma ha poi ordinato ai pm di svolgere anche ulteriori indagini per Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del Consiglio, nell’ambito di uno dei filoni della maxinchiesta Consip. Il giudice, accogliendo parzialmente la richiesta di archiviazione della Procura, chiede di verificare se ci sia stata o meno una attività di mediazione da parte di Renzi senior per commesse ed appalti, in concorso con l’imprenditore Alfredo Romeo e l’ex parlamentare Italo Bocchino. I tre sono accusati di traffico di influenze illecite. Il giudice ha disposto ulteriori indagini anche per l’ex ministro dello Sport Luca Lotti e del generale dei carabinieri, Emanuele Saltalamacchia, per il reato di rivelazione del segreto d’ufficio.
I LEGALI DI TIZIANO RENZI: “Per due volte la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione di Tiziano Renzi, riconoscendo la correttezza del comportamento del mio cliente. Rimaniamo a disposizione dei magistrati romani anche per le nuove indagini, con la tranquillità e la fiducia di chi intende collaborare con gli inquirenti, prendendo atto che – a differenza dei ripetuti rumors della vigilia – il Gup non ha ordinato l’imputazione coattiva sotto alcun profilo”. Lo afferma l’avvocato Federico Bagattini, difensore di Tiziano Renzi.
LE PAROLE DI LUCA LOTTI: “Dopo molte settimane mi vedo costretto a parlare di nuovo del cosiddetto “caso Consip”. E lo faccio al solo fine di evitare spiacevoli strumentalizzazioni. La Procura di Roma che ha condotto le indagini (iniziate nel 2016) aveva chiesto per me l’archiviazione del reato di rivelazione di segreto d’ufficio. Il Gip ieri ha deciso una proroga di 90 giorni per integrazione delle indagini. Dopo oltre tre anni, occorrerà attendere altri tre mesi. Io dico: bene così! Nessuna polemica, anzi. Sono certo che questo ulteriore tempo chiarirà meglio e fino in fondo questa vicenda. E servirà a dimostrare come io non possa avere rivelato “segreti d’ufficio” che non conoscevo e che non afferivano all’incarico governativo che all’epoca ricoprivo”. Così Luca Lotti su fb. “Per quanto mi riguarda – aggiunge – da oltre mille giorni attendo di potermi difendere nelle sedi opportune e non sui giornali. Quando ne avrò l’occasione dimostrerò la mia innocenza e la mia totale estraneità ai fatti. Sono sicuro che alla fine tutto sarà chiarito in un’Aula di Tribunale, come è giusto che avvenga in un Paese democratico. Come ho fatto finora affronterò tutto a testa alta e con la forza della verità. Non ho mai smesso e mai smetterò di avere fiducia nella Giustizia”.
Il giudice affida ai pm 90 giorni per svolgere la nuova tranche di indagine che riguarda la mediazione esercitata dai tre nei confronti dell‘ex ad di Grandi Stazioni, Silvio Gizzi, dell’ex amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni e l’ex direttore generale del patrimonio Inps, Daniela Becchini, episodio per il quale Renzi senior è stato invece archiviato.