Lo ha fatto stamattina al Quirinale, entrando ufficialmente in carica: nei prossimi giorni chiederà la fiducia alle Camere.
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EPA/ANDREW MEDICHINI / POOL)
Si è concluso al palazzo del Quirinale il giuramento di fedeltà alla Repubblica del nuovo governo guidato da Mario Draghi. Ieri sera Draghi aveva accettato l’incarico di formare un nuovo governo che gli era stato affidato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e aveva annunciato i ministri che lo avrebbero composto. Sia Draghi sia i nuovi ministri sono entrati in carica ufficialmente alla fine del giuramento. La cerimonia si può rivedere nel video della presidenza della Repubblica.
Quirinale, diretta video Giuramento del Governo – 13 Febbraio (VIDEO)
Al giuramento non erano ammessi giornalisti o fotografi, e nemmeno i parenti dei ministri che sono entrati in carica, a causa della Pandemia da Coronavirus. I ministri hanno atteso di fare il proprio giuramento nel Salone delle Feste del Quirinale, seduti a distanza.
È stato il terzo giuramento – e quindi il terzo governo – dall’inizio di questa legislatura, cioè da quando si sono insediate le due camere nel 2018 (per un periodo di 5 anni, a meno di uno scioglimento anticipato). Luigi Di Maio è stato l’unico ministro presente in ognuno dei tre giuramenti: nel primo governo ricopriva la carica di Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, oltre a quella di vicepresidente del Consiglio; in questo governo, come in quello precedente, ricoprirà ancora la carica di Ministro degli Esteri.
Una volta terminati i giuramenti, si sono spostati nel salone dei Corazzieri per la rituale foto di gruppo, a cui parteciperanno distanziati. Dopo le foto c’è stata la cosiddetta “cerimonia della campanella”, cioè il passaggio della campanella che segnala l’inizio del Consiglio dei Ministri dalle mani del Presidente del Consiglio uscente, in questo caso Giuseppe Conte, al suo successore, Mario Draghi.
Alle 14 è iniziato il primo Consiglio dei ministri del nuovo governo. Non è ancora chiaro, invece, quando il nuovo governo dovrebbe chiedere la fiducia alle Camere, un passaggio che secondo la Costituzione deve avvenire entro dieci giorni dal decreto di nomina del presidente del Consiglio. Secondo il Corriere della Sera Draghi dovrebbe chiedere la fiducia al Senato mercoledì 17 e presentarsi alla Camera il giorno successivo, giovedì 18. Non ci saranno sorprese: il nuovo governo otterrà una fiducia molto larga, dato che al momento l’unico partito all’opposizione è Fratelli d’Italia (che potrebbe anche astenersi, come ha fatto sapere nei giorni scorsi la sua leader Giorgia Meloni).