Accordo paritetico. Carlos Tavares amministratore delegato, John Elkann presidente
di Gaia Vendettuoli da ANSA.it
Tra Fca è Peugeot, c’è l’accordo. I rispettivi cda danno il via libera all’unanimità a un matrimonio con ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi da cui nascerà il quarto gruppo mondiale dell’auto nell’era della mobilità sostenibile, con 8,7 milioni di veicoli venduti.
Nella nota che ufficializza l’avvio dell’operazione i due gruppi concordano di “lavorare a una piena aggregazione dei rispettivi business tramite una fusione paritetica (50/50). Entrambi i consigli di amministrazione hanno dato mandato ai rispettivi team di portare a termine le discussioni per raggiungere nelle prossime settimane un Memorandum of understanding vincolante”.
Risparmi annuali da 3,7 miliardi senza chiudere stabilimenti
La creazione di valore risultante dall’operazione, si dice nel comunicato, “è stimata in circa 3,7 miliardi di euro in sinergie annuali a breve termine. Tali stime di sinergie non si basano su alcuna chiusura di stabilimenti”.
Una mossa “audace e decisiva”
Il piano relativo all’aggregazione dei business, viene spiegato ancora, “fa seguito a intense discussioni tra i management team delle due società. Entrambi condividono la convinzione che ci sia una logica convincente in una mossa così audace e decisiva, che creerebbe un gruppo leader nel settore con le dimensioni, le capacità e le risorse per cogliere con successo le opportunità e gestire efficacemente le sfide di questa nuova era della mobilità”.
Tavares Ceo, Elkann presidente
Il nuovo gruppo sarà posseduto da una società paritetica con sede in Olanda e un consiglio di amministrazione di 11 membri presieduto da John Elkann e con Carlos Tavares come amministratore delegato. Il comunicato stima i costi della fusione in 2,8 miliardi.
Spiega la nota: “L’operazione verrebbe effettuata in forma di fusione sotto una capogruppo olandese e la struttura di governance della nuova società sarebbe bilanciata tra gli azionisti, con una maggioranza di consiglieri indipendenti. Il consiglio di amministrazione sarebbe composto da 11 membri. Cinque membri del board sarebbero nominati da Fca (incluso John Elkann in qualità di Presidente) e cinque da Groupe Psa (incluso il Senior Independent Director e il Vice Presidente). Carlos Tavares sarebbe Chief Executive Officer, oltre che membro del consiglio di amministrazione, per un mandato iniziale di cinque anni”.
Piazza Affari brinda all’intesa, male titolo Psa
Il titolo Psa-Peugeot perde il 12,6% e quello di Fca che guadagna quasi il 10%. secondo gli analisti la spiegazione di questo andamento divaricante è legato al valore di capitalizzazione di Psa che è superiore a quello di Fca, per cui gli investitori, saputo che si sta andando verso una fusione paritaria, stanno aggiustando i valori in campo, riducendo quello di Psa.
Mamley, creeremo società leader globale mobilità
“Sono contento di avere l’opportunità di lavorare con Carlos e il suo team su questa aggregazione che ha il potenziale di cambiare il settore – ha dichiarato a caldo Mike Manley, amministratore delegato di Fca – abbiamo una lunga storia di cooperazione di successo con Groupe PSA e sono convinto che, insieme a tutte le nostre persone, potremo creare una società leader nella mobilità a livello globale”.
Questa convergenza, ha detto da parte sua Carlos Tavares, amministratore delegato e presidente di Psa-Peugeot, “crea un significativo valore per tutti gli stakeholder e apre a un futuro brillante per la società risultante dalla fusione. Sono soddisfatto del lavoro fatto finora con Mike e sarò molto felice di continuare a lavorare con lui per costruire insieme un grande gruppo”.
Il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, “accoglie favorevolmente” il progetto di fusione tra Psa e Fiat Chrysler (Fca) ma lo Stato francese, azionista di Psa, resterà “particolarmente vigile” sulla tutela dell’apparato industriale in Francia: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero francese dell’Economia.
“Si conferma una propensione europea ed un grande gigante potenzialmente europeo che è nella linea di ciò che sosteniamo”, ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a Bolzano, commentando le notizie sulla fusione tra Fca e Psa. “Occorre considerare la concorrenza in Europa non solo in chiave nazionale – ha aggiunto Boccia – Abbiamo bisogno di giganti europei per affrontare le sfide con Cina e Usa”. La fusione, ha concluso, darebbe vita ad “una dimensione aziendalistica interessante”.
“C’è una fortissima preoccupazione per gli stabilimenti. In Italia c’è una capacità produttiva installata di 1,5 mln di auto, ma ne vengono prodotte meno della metà. I nostri stabilimenti sono pieni di cassintegrati, la fusione è molto rischiosa”, così Francesca Re David, segretario generale Fiom Cgil questa mattina a Radio anch’io, Rai Radio1, secondo quanto riporta una nota della trasmissione.