Oltre la metà delle richieste di Cessione Crediti da Bonus Edilizi nel periodo 2020-2022 non è stata ancora liquidata dalle Banche. Su circa 1.35 milioni di pratiche infatti solo 636 mila risultano concluse positivamente con il Pagamento al Cedente Eseguito.
da del 22/09/2022
Il Mercato dei Tax Credit si è incagliato: oltre la metà delle richieste di Cessione Crediti da Bonus Edilizi nel periodo 2020-2022 non è stata ancora liquidata dalle Banche.
Su circa 1.35 milioni di pratiche infatti solo 636 mila risultano concluse positivamente con il pagamento al cedente eseguito, mentre circa 514mila sono ancora in fase di lavorazione e 199 mila invece risultano “deliberate” ma non erogate.
Dati apparentemente positivi arrivano invece dai controlli effettuati dagli istituti di credito con solo 1 richiesta di cessione su 10, sempre nel periodo 2020–2022, rifiutata per mancato superamento della “valutazione documentale” e tale dato evidenzia l’importantissimo effetto filtro effettuato dalle banche per intercettare possibili frodi.
Questi sono i dati messi in evidenza dalla Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Sistema Bancario e Finanziario nella relazione definitiva sull’attività svolta relativamente alle operazioni di compravendita dei bonus edilizi (vedi ItaliaOggi del 19 e 20 settembre 2022).
Le pratiche in stand-by. Al netto delle richieste annullate e declinate nel periodo 2020 – 2022 risultano circa 1.35 milioni di richieste di cessione dei crediti relativi ai bonus edilizi sottoposte alle Banche.
Di queste, oltre 950 mila per i crediti con recupero in 10 anni, circa 380 mila per tax credit da superbonus 110% e poco meno di 8mila per bonus con recupero in 5 anni.
A preoccupare è la bassa incidenza delle lavorazioni portate a termine sulla totalità delle pratiche non scartate degli Istituti di Credito.
Per i crediti in 10 anni infatti le pratiche concluse con il pagamento del cedente risultano essere 524mila, per il superbonus 110% le corrisposte sono poco più di 107 mila e circa 4mila invece sono quelle portate a termine relativamente a crediti in recupero in 5 anni.
Conti alla mano risultano oltre 700 mila le richieste di cessione ancora non liquidate ai cedenti perché in lavorazione o deliberate ma non saldate.
Con tutta probabilità il sistema di circolazione dei crediti ha risentito e sta risentendo dei continui cambi normativi che si sono susseguiti a partire dall’introduzione delle disposizioni antifrode (novembre 2021) con il dl 157/2021 che, di fatto, hanno pesantemente rallentato le lavorazioni delle pratiche.
Una pratica su 10 declinata. Complessivamente nel citato biennio oggetto di monitoraggio dalla commissione, il numero di richieste di cessione dei crediti da bonus edilizi ricevute dalle Banche ha raggiunto i circa 1.8 milioni.
Come riportato nel documento, sull’intero ammontare indicato, 296mila circa sono le pratiche annullate per incompletezza oggettiva e documentale della richiesta di cessione del credito, ed in assenza quindi di alcuna valutazione da parte della Banca e circa 183 mila (1 su 10) sono quelle invece declinate dagli Istituti di Credito post valutazione della richiesta.
Il numero delle declinate è rilevante poiché evidenzia l’effettivo lavoro del Sistema Bancario sulla Valutazione della Bontà del Crediti Immessi in Circolazione all’interno del Sistema delle Cessioni, attività che sin dall’introduzione della normativa che consente la compravendita dei tax credit e non solo dopo l’introduzione delle disposizioni antifrode (novembre 2021 con il dl 157/2021) è stata espletata dai principali Istituti. Sul totale delle pratiche presentate, analizzando per tipologia i crediti che non hanno superato la prova documentale (valutazione bancaria compresa), il 26% sono relativi ai Crediti con Recupero in 10 anni e ai Crediti Superbonus 110% ed il 40% invece su Tax Credit con Recupero in 5 anni.