Estensione anche ad alberghi e agriturismo. Semplificazione degli adempimenti e delle aliquote fiscali, con una possibilità di unificare tutte le aliquote di detrazione in materia di ristrutturazione edilizia al 75%.
da DEL 24/04/2021
Estensione anche ad alberghi e agriturismo. Semplificazione che arrivi a toccare anche le aliquote fiscali, con una previsione unica al 75%. Sono le modifiche al superbonus del 110% a cui sta lavorando il Governo e che potranno trovare spazio nel Decreto Semplificazioni, che sarà emanato dopo l’approvazione del Recovery plan. «Lo strumento ha sostenuto il settore, ma non ha avuto finora il successo sperato», spiega a ItaliaOggi il Sottosegretario alla Transizione Ecologica, Vannia Gava (nella foto), fornendo i dati comunicati all’Enea fino al 23 marzo: 8 mila interventi per 620 mln di euro di detrazioni fiscali.
Domanda. Qual è il destino del superbonus?
Risposta. Il Pnrr prevede esplicitamente il 2023 come orizzonte di riferimento per l’applicazione. Non è una proroga ma il principio di un’azione strutturale. Ricordo a me stessa che in quasi 20 anni i vari bonus fiscali per l’edilizia sono stati sempre prorogati di anno in anno con l’approvazione delle leggi finanziarie e di bilancio. Il destino del 110%, a cui stiamo lavorando come Governo, è triplice. Orizzonte temporale al 2023, estensione anche a diverse tipologie di edifici e soprattutto un’azione di semplificazione. Ritengo utile estendere la possibilità di accedere al beneficio a tutte le tipologie di edifici che necessitano di una rigenerazione e continuo a lavorare per estendere la possibilità di fruire del Superbonus a tutte le strutture con finalità ricettive, a partire da alberghi, agriturismo e affittacamere. Non solo aiuteremo l’economia a ripartire e sosterremo l’occupazione, ma riusciremo ad avere in Italia e a offrire a chi viene un vero turismo sostenibile.
D. Che dati avete sui lavori superbonus? Associazioni come Confedilizia evidenziano che la complessità normativa ha inciso sull’avvio dei pochi lavori…
R. Il 110% ha sostenuto il settore ma se l’idea era giusta, purtroppo, come segnalano anche le Associazioni di Categoria, la sua applicazione fino ad ora non ha dato i risultati attesi. Secondo i dati Enea, dall’entrata in vigore del bonus al 23 marzo del 2021 sono in lavorazione circa 8 mila pratiche per un ammontare ammesso a detrazione realizzato di circa 620 milioni di euro. È molto forte la criticità che riguarda la discrasia tra mappe catastali e realtà del patrimonio immobiliare e l’adesione dei condomini per l’efficientamento. Lo strumento è stato sottoutilizzato perché molti hanno ritenuto troppo complicato ricorrervi. Ed in effetti è così. Ecco perché riteniamo che si debbano semplificare le procedure tagliando la burocrazia. La procedura finora è stata troppo complesse e farraginosa.
D. Sulla sanabilità delle violazioni edilizie ci saranno novità per spingere il superbonus?
R. È evidente che non incentiveremo mai nessuna forma di abuso, ma non possiamo nemmeno violare un impegno preso con chi finanzia dei lavori facendo affidamento sul bonus per difformità di lieve evidenza. Al momento la legge considera non rilevanti abusi o difformità fino al 2% della cubatura per ciascuna unità immobiliare.
D. Le aliquote delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni si sono moltiplicate nel tempo. Siete al lavoro per modificare anche quelle?
R. Purtroppo nel passato si è proceduto a tentoni, commettendo il solito errore italiano: sommare bonus su bonus, complicando la vita a chi voleva accedervi al punto che, in una vera e propria giungla di norme, nessuno capisce più quali e quanti benefici esistono e quali no, se si possono sommare o meno. Personalmente sono favorevole all’unificazione dei benefici fiscali al 75%. Nelle more, però, dobbiamo lasciare la possibilità di usufruire della restituzione dell’85% per tutti gli interventi già iniziati con il cosiddetto sismabonus.
D. In che provvedimenti troveremo proroga e semplificazioni?
R. Ci sarà un Decreto Legge semplificazioni che accompagnerà l’attuazione del Pnrr. Con il Presidente Draghi e gli altri Ministeri abbiamo convenuto che senza una decisa azione di semplificazione non riusciremo a mettere a terra i molti Progetti Finanziati dall’Ue in tempo utile. Semplificheremo tutte le procedure autorizzative, soprattutto quelle ambientali. Come Lega abbiamo presentato un pacchetto completo. Avendo già conosciuto questo Ministero, appena dopo il giuramento, mi sono messa a lavorare ad un Decreto che semplifica varie fasi e autorizzazioni come quelle di valutazioni di impatto ambientale, le autorizzazioni per i progetti di bonifica e contro il dissesto idrogeologico. Dobbiamo mettere in condizioni cittadini, enti locali e imprese di operare con regole chiare, certe e con tempistiche relativamente brevi.