Seduta positiva per le principali piazze europee che hanno recuperato alcune perdite innescate dalle preoccupazioni sulla variante Omicron. Il Ftse Mib in particolare e’ salito del 2,16% a 26.371 punti.
da del 01/12/2021 18:00
La ripresa globale “sta continuando, ma il suo slancio e’ diminuito e sta diventando sempre piu’ squilibrato”, con “l’incapacita’ di garantire una vaccinazione rapida ed efficace ovunque che si sta rivelando costosa e mentre l’incertezza rimane alta a causa della continua comparsa di nuove varianti del virus”, ha indicato l‘Ocse, nel suo ultimo Economic Outlook.
L‘Organizzazione con sede a Parigi ha rivisto la sua stima sulla crescita del Pil globale al 5,6% per il 2021 (dal 5,7% precedente) e al 4,5% nel 2022, prima di tornare al 3,2% nel 2023, vicino ai tassi visti prima della pandemia.
Quanto all’Italia in particolare il Pil dovrebbe registrare un rimbalzo del 6,3% quest’anno, per poi rallentare a +4,6% nel 2022 e a +2,6% nel 2023.
Sul fronte dei dati macro l’indice Pmi manifatturiero dell‘Eurozona definitivo di novembre si e’ attestato a 58,4 punti, in marginale rialzo dai 58,3 punti di ottobre. Il dato e’ al di sotto anche della lettura preliminare e del consenso a 58,6 punti.
Nel frattempo Wall Street prosegue la seduta in netto rialzo (Dow Jones +1,28%) in rimbalzo dopo i cali della vigilia, in scia alle stime dell‘Automatic Data Processor sopra le attese.
Nel dettaglio, in base alle stime dell’Automatic Data Processor, negli Usa e’ stato registrato a novembre un aumento dei posti di lavoro nel settore privato pari a 534.000 unita’. Il dato ha battuto il consenso degli economisti che si aspettavano una crescita dei posti pari a 480.000 unita’.
Da segnalare inoltre che l’indice Ism non manifatturiero degli Usa si e’ attestato a 61,1 punti a novembre, in rialzo rispetto ai 60,8 di ottobre e marginalmente al di sopra del consenso degli economisti a 61 punti.
Il Pmi manifatturiero Usa, nella lettura definitiva di ottobre, si e’ attestato a 58,3 punti, al di sotto del dato di ottobre a 58,4 punti e del preliminare a 59,1.
A piazza Affari forti guadagni per il settore bancario: Unicredit +4%, Bper +2,88%, Intesa Sanpaolo +2,51%, Banco Bpm +2,07%, Mediobanca +0,25%, B.P.Sondrio +1,05%, B.Carige +9,79%.
In rally in particolare B.Mps (+16,73%) dopo che l’Istituto senese ha reso noto che sono stati avviati contatti con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, al fine di riavviare le interlocuzioni con Dg Comp (Directorate-General for Competition).
Ha brillato Comparto Oil in scia al rialzo del prezzo del petrolio: Eni +2,25%, Tenaris +4,13%, Saipem +1,96%.
Denaro anche su Generali Ass. (+2,26%) dopo che Delfin di Leonardo Del Vecchio ha comprato 1,271 milioni di azioni di Generali Assicurazioni portando la propria partecipazione al 5,96% (+0,08%). Il patto parasociale si attesta cosi’ al 14,52%.
Da notare Exor (+2,75%) in scia ai giudizi positivi degli analisti all’indomani dell’investor day del gruppo.
In netto progresso gli industriali tra cui Stellantis (+5,68%), Pirelli (+2,84%), Stm (+4,28%), Leonardo Spa (+2,11%), B. Unicem (+1,62%), Prysmian (+2,01%). Bene Cnh I. (+3,38%) con gli analisti che hanno apprezzato il closing dell’acquisizione di Raven Industries, leader nella tecnologia per l’agricoltura di precisione con sede negli Usa.
Sull’EGM in luce Innovatec (+14,42%) dopo che la Societa’ ha acquisito il 56,45% del capitale sociale di Cobat per un corrispettivo di 9,5 milioni di euro.