Piazza Affari chiude in calo in un clima negativo in tutta Europa con il Ftse Mib che a fine giornata cede l’1,72%.
da del 21/02/2022 18:00
Pesa ancora una volta la questione Ucraina dopo che Mosca ha definito prematura l’ipotesi di un incontro tra il Presidente russo Putin e il Presidente degli Stati Uniti Biden.
Nel frattempo, l‘Ucraina –su iniziativa del Presidente Zelensky- ha chiesto ufficialmente agli Stati membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di tenere immediatamente consultazioni ai sensi dell’articolo 6 del Memorandum di Budapest per discutere delle azioni urgenti volte alla riduzione dell’escalation, nonche’ delle misure pratiche per garantire la sicurezza dell‘Ucraina.
Sul fronte dei dati macro, l‘indice Pmi composito dell‘Eurozona preliminare di febbraio, elaborato da Ihs Markit, si e’ attestato a 55,8 punti, in rialzo rispetto ai 52,3 di gennaio e sopra le stime del consenso degli economisti a 52,7 punti.
L’indice preliminare relativo al settore dei servizi si e’ invece attestato a 55,8 punti, in salita rispetto ai 51,1 del mese precedente (51,7 punti il consenso). Quello manifatturiero e’ sceso a 58,4 punti dai 59 precedenti (58,7 punti il consenso).
Entrando nel dettaglio dei singoli stati, il Pmi manifatturiero preliminare della Germania e’ sceso a 58,5 punti rispetto ai 59,8 di gennaio (59,4 punti il consenso). L’indice preliminare relativo ai Servizi Tedeschi e’ invece risultato pari a 56,6 punti, in rialzo rispetto ai 52,2 di gennaio (53 punti il consenso).
Il Pmi manifatturiero della Francia e’ risultato pari a 57,6 punti, in rialzo rispetto ai 55,5 del mese precedente (55,5 il consenso).
Infine, l’indice Pmi servizi francese si e’ attestato a 57,9 punti, in calo rispetto ai 53,1 punti di gennaio (53,5 punti il consenso).
A piazza Affari in rosso Exor (-4,51%) che ha definito con l’Agenzia delle Entrate una complessa contestazione in materia fiscale, con particolare riferimento all‘Exit Tax. La Societa’ ha deciso di sottoscrivere un accordo transattivo con l’Agenzia delle Entrate che comporta il pagamento di 746 mln euro.
Giu’ pure Eni (-1,16%) nonostante gli aumenti di target price in serie da parte degli analisti dopo risultati oltre le attese.
Male anche le banche: Banco Bpm -2,01%, Bper -1,02%, Intesa Sanpaolo –1,76%, Mediobanca -2,05%, e Unicredit –1,75%.
In salita invece Nexi (+1,02%) e Diasorin (+0,13%), mentre hanno perso terreno Tenaris (-3,14%), Saipem (-3,18%) e Campari (-2,98%).