lunedì, Aprile 12, 2021

IoApro a Roma: petardi e qualche manganellata. L’estrema destra spinge allo scontro, piazza spaccata

Si accende la manifestazione IoApro per le riaperture degli esercizi commerciali in corso a Roma in piazza San Silvestro. L’estrema destra cerca lo scontro, mentre in tanti chiedono di essere accompagnati a Montecitorio pacificamente delle forze dell’ordine. La piazza è spaccata mentre volano bombe carta e insulti ai giornalisti.

da ATTUALITÀ LAZIO 12 APRILE 2021 15:30

di Alessia Rabbai

Roma, manifestazione ‘IoApro’: persone sfilano con le manette, tensioni con la polizia

VIDEO Pubblicato da Attualità

Petardi, bombe carta, bottiglie e manganellate alla manifestazione di IoApro a Roma. La piazza che chiede le riaperture delle attività commerciali è divisa: l’estrema destra in prima fila cerca lo scontro, mentre in tanti chiedono di non arrivare alla violenza e di “essere scortati fino a Montecitorio”. C’è chi grida: “Libertà, libertà”. In molti chiedono alle forze dell’ordine di togliere i caschi e di unirsi alle proteste, ma ci sono anche insulti e cori contro gli agenti in divisa e i giornalisti, oggetto delle rabbia dei manifestanti. Ben visibile in testa alla manifestazione una rappresentanza del movimento di estrema destra CasaPound, che ha condotto anche le trattative con la Questura. I manifestanti chiedono al Governo Draghi non tanto nuovi ristori e sostegni, ma di poter riaprire le proprie attività commerciali, non solo per l’asporto o il pranzo ma a pranzo e cena con i clienti seduti ai tavoli.

Vietata piazza Montecitorio ai manifestanti

I manifestanti nel primo pomeriggio di lunedì 12 aprile si sono concentrati a piazza San Silvestro dopo il divieto di piazza Montecitorio, c’è chi per questo chiede le dimissioni del ministro dell’Interno. Proprio a Montecitorio lo scorso 6 aprile sono andati in scena gli incidenti tra ristoratori e commercianti e forze dell’ordine. Identica la composizione: ristoratori e commercianti del coordinamento “IoApro”, ed esponenti della destra più o meno estrema pronta a lanciarsi contro i cordoni in cerca di scontro e visibilità. Proprio sul divieto insistono i manifestanti che chiedono di poter sfilare. Gli organizzatori avevano annunciato 50.000 manifestanti e 130 pullman da tutta Italia ma i numeri sono molto inferiori e i rappresentati sono circa un migliaio.

Alessia Rabbai

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