Ha confermato la riduzione dei finanziamenti alla società guidata da Donnarumma in relazione a due progetti nel settore delle reti transeuropee dell’energia. Il caso risale al 2008. Titolo sotto pressione in borsa.
da del 04/06/2020 11:10
di Francesca Gerosa
Il titolo Terna testa il minimo di giornata a quota 6,336 euro (-0,88%) dopo che la Corte di giustizia europea, come riportato stamani da Radiocor, ha confermato la riduzione dei finanziamenti alla società guidata da Stefano Antonio Donnarumma in relazione a due progetti nel settore delle reti transeuropee dell’energia, respingendo definitivamente il ricorso dell’utility.
Il caso risale al 2008 quando la Commissione Ue concesse a Terna un contributo finanziario massimo di 1,542 milioni di euro per un progetto di trasmissione di energia elettrica in corrente continua tra Italia e Francia attraverso infrastrutture autostradali. Nel 2010 concesse anche un contributo di 500 mila euro per uno studio di fattibilità per una nuova interconnessione elettrica transfrontaliera meridionale Italia-Francia.
Cinque anni dopo riscontrava che Terna aveva affidato, senza gara, dei servizi legati a tali progetti a una società del medesimo gruppo, Cesi: secondo la Commissione, la mancanza di gara pubblica aveva comportato la violazione della normativa europea in materia di appalti pubblici.
Da qui le due note di debito a Terna, una per 414.101 euro e l’altra di 80.769 euro.
Terna aveva proposto un ricorso davanti al Tribunale Ue facendo valere le proprie ragioni contro la riduzione dei contributi finanziari, ma il Tribunale lo aveva respinto.
Di qui il ricorso alla Corte di giustizia europea che oggi si è espressa a suo sfavore.