giovedì, Gennaio 9, 2020

LA CRISI-Emergenza rifiuti a Napoli: «In strada 300 tonnellate di spazzatura». E de Magistris: colpa della Regione

L’assessore Del Giudice: «I disagi non dipendono dalla raccolta ma dallo smaltimento: se ci fanno scaricare i camion in 36 ore sarà tutto pulito». De Luca: «Misura straordinaria per Napoli». Sapna: «Una nave e due treni in soccorso»

NAPOLI«A terra abbiamo poco più di 300 tonnellate di rifiuti e il problema non è la raccolta ma lo smaltimento, se ci mettono in condizioni di scaricare i camion in 36 ore sarà tutto ripulito» dice l’assessore all’ambiente del Comune di Napoli, Raffaele Del Giudice, secondo il quale non è «un caso se i problemi maggiori si registrano in periferia, a Ponticelli e a Pianura, dove vengono a depositare anche cittadini di altri Comuni. Noi, come Comune di Napoli, abbiamo fatto ricorso per 8 anni al sito Icm, un polmone che ci ha consentito di superare i rallentamenti, oggi non vogliamo corsie riservate o privilegi ma chiediamo solo che la terza città di Italia sia messa in condizioni di scaricare i rifiuti, mi facciano liberare i camion e la città sarà pulita».

«Abbiamo avuto un momento molto critico dopo l’Epifaniaha detto il sindaco de Magistris ma non si può parlare di disastro ambientale o emergenza. Il sistema è fragile e registriamo un’attenzione non adeguata da parte di chi garantisce i flussi agli Stir, cioè la Regione Campania. Il tema è legato a un affanno complessivo del sistema. E’ aumentata la quantità di rifiuti portati agli Stir per la massa enorme di persone che non c’è in altri periodi dell’anno e perché gli Stir lavorano meno durante le festività. Siamo sempre appesi a un filo, in passato si rimediava con il sito di trasferenza provvisorio nell’area orientale, oggi adibito solo a raccolta di alcune tipologie di rifiuti per la giusta protesta dei cittadini. Ma se prima portavamo agli Stir una media di 800-900 tonnellate al giorno di rifiuti oggi siamo a 1.100 e, durante le feste, 1.200 tonnellate al giorno. Dovremmo essere autorizzati a portare negli Stir 300 tonnellate in più al giorno ma quello che non ci è stato garantito ha prodotto un affanno».

Napoli da San Giovanni a via Toledo è emergenza rifiuti

De Luca: «Misura straordinaria per Napoli»

E mentre de Magistris punta il dito contro la Regione, il governatore De Luca pensa all’adozione di «una misura straordinaria per aiutare la città» di Napoli: «Non possiamo più tollerare che quartieri interi della città siano in questa situazione». L’ipotesi in valutazione è quella di «concedere una deroga per i conferimenti dei rifiuti al termavalorizzatore di Acerra concedendo al Comune e all’Asia – ha terminato De Luca – la possibilità di portare 500/600 tonnellate aggiuntive di rifiuti direttamente all’impianto».

M5s: «E qual è la novità?»

«De Luca non continuasse e raccontare fandonie. Quella di conferire il rifiutotal quale” ad Acerra non è una semplice ipotesi alla quale si starebbe lavorando in Regione, ma una pratica che sta andando avanti oramai da tempo, intasando ulteriormente un impianto già ai limiti delle sue capacità. Né si può parlare con sufficienza di una soluzione che, oltre a ingolfare l’attività di incenerimento, stressandone la produzione e incrementando i costi di manutenzione a carico dei cittadini, produrrà conseguenze sull’ambiente e sugli abitanti di Acerra e dei comuni limitrofi» dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della Commissione Ambiente Maria Muscara’ e Vincenzo Viglione: «Il governatore è ancora costretto a ricorrere a misure emergenziali. Non c’è traccia di impianti di compostaggio, le percentuali di differenziata sono ferme al 52,7 %, ben 9 punti in meno rispetto agli obiettivi del piano regionale. Senza scordare la rimozione totale delle ecoballe ad oggi è ferma al 5%».

Sapna: «Una nave e due treni in arrivo»

«Gli Stir sono pieni, non c’è la possibilità di svuotarli. Non c’è spazio per ulteriori stoccaggi. Ora una prima boccata d’ossigeno arriverà dai treni che partiranno questa settimana e dalla nave in arrivo il 15 gennaio». Questo il quadro sull’emergenza di Gabriele Gargano, amministratore unico di Sapna, la società della Città Metropolitana che gestisce gli Stir, gli impianti di tritovagliatura dei rifiuti. «I due trenispiega Gargano in arrivo nei prossimi giorni e la nave contribuiranno a migliorare la situazione ma da due anni non riusciamo a svuotare gli Stir. Per questo i camion restano in coda. Il problema riguarda in particolare Napoli sulla quale il boom del turismo ha inciso: parliamo di circa 150 tonnellate di rifiuti in più ogni giorno prodotto da tutto l’indotto turistico». I due treni in partenza dalla Campania questa settimana porteranno rifiuti indifferenziati nei termovalorizzatori della Danimarca, la nave, invece, è diretta in Spagna e Portogallo.

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Camion fermi in coda

Intanto per l’Asia in particolare è un grosso problema anche l’attesa all’esterno degli Stir, perché toglie mezzi necessari a pulire la città, aggravando la situazione. Su questo si sta lavorando su diverse ipotesi, tra cui anche quello di dedicare uno Stir solo ai rifiuti di Napoli.

 

(fonte agenzie)

9 gennaio 2020 | 10:19

 

 

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