Anche il resto d’Europa termina la seduta in territorio positivo. A sostenere la corsa del colosso delle tlc sono le ultime indiscrezioni sulla possibilità di sbloccare il dossier sulla rete unica. La Bce prova a rassicurare gli investitori sul debito pubblico. Occhi puntati sui verbali del Fomc, in agenda questa sera alle ore 20 | Il calendario macro | Spunti operativi per mercoledì 4 gennaio | La Fed stronca le ali alle borse asiatiche | Il Caffé Ristretto di mercoledì 4 gennaio
da del 04/01/2023 18:03
di Emma Bonotti e Elena Dal Maso
Chiude in rialzo anche la terza seduta dell’anno per tutti i principali listini del Vecchio continente. Con un balzo dell’1,74% il Ftse Mib sale ai massimi da aprile 2022, 24.860 punti, il Cac 40 guadagna il 2,30%, il Dax il 2,16%, mentre il Ftse 100 segna un incremento più contenuto, +0,43%.
Sul podio di Piazza Affari salgono Hera (3,86%), Tim (+3,77%) e Banco Bpm (+3,75%). A sostenere la corsa del colosso delle tlc sono le ultime indiscrezioni sulle possibili proposte per sbloccare l’impasse sul dossier della rete unica che vedono al centro Cassa depositi e prestiti e Macquarie.
Leggi anche:
In luce le utility. Snam sale del 2,49% sostenuto ancora dal warning di ieri con cui la società ha rassicurato i mercati, le imprese e le famiglie con i dati al 31 dicembre 2022. Le scorte di gas naturale custodite dalla controllata Stogit ammontano a 9,3 miliardi di metri cubi, ai quali vanno aggiunti altri 4,5 miliardi di metri cubi di stoccaggio strategico, per un totale che sfiora i 14 miliardi. A meno di eventi imprevisti, l’Italia avrà abbastanza menato per tutto l’inverno e potrà perfino mettere da parte qualcosa per il prossimo anno. In rialzo anche Italgas (+2,1%) e Terna (+2,99%).
Giù invece il comparto oil di riflesso ai cali del prezzo della materia prima: fanalino di coda del Ftse Mib, Tenaris scivola del 7,05%, Saipem del 3,05% ed Eni dell’1,52%. Il petrolio perde oltre il 4% su entrambi i listini di riferimento, con il Wti americano che tratta intorno ai 73 dollari al barile e il Brent europeo che viene scambiato a quota 78 dollari.
Ore 16:35 L’Europa tonica dopo la nota della Bce sul debito pubblico
A un’ora dalla chiusura dei mercati gli indici europei restano tonici: il Ftse Mib avanza dell’1,48% a 24.799 punti alle 16:35, il Dax tedesco del 1,79%, il Cac 40 del 2,07%, mentre il Ftse 100 registra una crescita più contenuta, +0,19%. Dietro il leggero rallentamento gli analisti vedono il calo dell’indice Ism manifatturiero degli Stati Uniti che, a dicembre, si è attestato a 48,4 punti, sotto i 49 di novembre e il consenso di 48,5. Intanto, nel Vecchio continente la Banca centrale europea ha pubblicato una nota in cui sembra voler tranquillizzare gli investitori su come, nonostante l’aumento dei tassi di interesse, il debito degli Stati Membri possa rimanere sostenibile. Uno studio che suona quasi come una risposta alle ultime affermazioni degli esponenti del governo di Giorgia Meloni quanto all’allarme giunto questa settimana dal Financial Times.
Sarebbe proprio il carovita che tende a migliorare alcuni dati principali della sostenibilità fiscale. “In particolare”, spiega il board di Francoforte, “per un dato importo di debito in essere, un pil nominale più elevato significa che il rapporto debito/pil diminuisce. Il focus degli investitori così si sposta dal mercato primario a quello obbligazionario. Il rendimento del titolo di Stato italiano a 10 anni scende al 4,319%, mentre il pari durata tedesco rende il 2,289%, portando lo Spread Btp-Bund a 201 punti base.
Ore 15:35 Ftse Mib consolida i guadagni. Tim in testa, seguita da Banco Bpm e UniCredit
Gli indici europei consolidano i guadagni dopo l’apertura in frazionario rialzo delle borse Usa: alle 15:35 il Ftse Mib avanza dell’1,81% a 24.879 punti, il Dax tedesco sale del 1,97%, il Cac 40 del 2,18%, mentre il Ftse 100 registra una crescita più contenuta, +0,39%. Intanto, al suono della campanella il Dow Jones sale dello 0,2%, l’S&P dello 0,3% e il Nasdaq salgono dello 0,2%.
Ore 15:05 Ftse Mib accelera in attesa dell’apertura delle borse Usa. Tim in testa
Il Ftse Mib accelera a passo spedito, spuntando +1,73% a 24.860 punti alle 15:05, il Dax tedesco sale del 2%, il Cac 40 del 2,13% e il Ftse 100 dello 0,5%. Il rally di inizio anno è sostenuto dai dati macro sui pmi della zona euro e l’inflazione di Germania (-0,8% su base mensile in dicembre dal -0,5% del mese precedente) e Francia (-0,1% dopo il +0,4% del mese precedente), inferiore alle attese del mercato. Ma Anima richiama alla cautela, sottolineando che sul fronte del mercato azionario europeo, “a seguito degli annunci restrittivi da parte di Fed e Bce, nel breve termine il rapporto rischio-rendimento è negativo e potrebbe portare a pressioni ribassiste sui corsi azionari”.
A Piazza Affari in testa Tim (+4,98%). La tlc guadagna circa il 5% sostenuta dalle ultime indiscrezioni sulle possibili proposte per sbloccare il dossier della rete unica.
Leggi anche:
Intanto, oltre oceano i futures di Wall Street restano in territorio positivo (+0,29% quello sul Dow Jones e +0,61% quello sul Nasdaq) dopo il tonfo della seduta di ieri.
Ore 12:50 Ftse Mib tonico con il rally di Banco Bpm
Alle ore 12:50 Piazza Affari è tonica (+1,3%) grazie anche al rally di Telecom Italia (+3,9%) e di Banco Bpm (+5,6% a 3,69 euro). In quest’ultimo caso con la stampa che riporta l’attenzione sull’elezione del nuovo cda, in agenda in primavera, che dovrebbe portare alla conferma dei vertici dell’istituto.
Secondo Bloomberg AI, il volume degli scambi sul titolo della banca milanese guidata dall’ad Giuseppe Castagna è quattro volte superiore alla media dell’ultimo mese.
Per gli analisti di Mediobanca Securities (outperform, target price 4 euro), il rinnovo del cda in primavera probabilmente confermerà ceo Giuseppe Castagna e Massimo Tononi presidente, mentre il Credit Agricole (9,2% delle azioni) potrebbe nominare due membri del board.
Gli analisti giudicano scontata la notizia sul ceo Castagna e positiva quella su Tononi dal momento che è visto con favore dal mercato grazie alla sua indipendenza. La rappresentanza dei francesi nel board appare più consistente di quanto si pensasse, scrive Mediobanca, dato che fonti di stampa avevano citato un solo candidato del Credit Agricole nel cda.
Anche l’eventuale appoggio di Davide Leone alla lista del cda uscente (fondo Davide Leone & Partners LLP, ha il 4,7% della banca) è per gli analisti una novità, a differenza di quello sulla fondazione Enasarco che, con l‘1,9% potrebbe a sua votare per la lista del board attuale.
Ore 10:30 – Petrolio in calo, euro in corsa, il Ftse Mib sale. Rally di Banco Bpm, Tim e del Btp
Alle ore 10:30 il Ftse Mib sale dello 0,7% a 24.580 punti mentre il Dax e il Cac 40 corrono dell’1,2% grazie al rimbalzo del settore farmaceutico ( Merck), delle banche e del lusso ( Lvmh, Kering) nella speranza che la Cina recuperi dall’ondata di contagi da Covid.
A Piazza Affari corrono Banco Bpm (+4,4%), Telecom Italia (+3,5%), Enel (+2,5%), Unicredit (+2,5%). Le vendite sono su Tenaris (-5,6%), Leonardo (-2,5%), Saipem (-2,4%), Eni (-2%) e De Nora (-1%). Sul settore oil pesa il calo del greggio (Wti -2,12% a 75,28 dollari il barile.
Leggi anche:
L’euro si rinforza dello 0,7% a 1,062, il Btp decennale vede il rendimento calare di 13 punti base al 4,37% (per contro il prezzo sale), mentre i futures sul Nasdaq sono ben impostati (+0,6%) in attesa, alle 20:00, della pubblicazione dei verbali del Fomc
.Ore 9:10 – Piazza Affari apre positiva col gas in calo. Corrono Banco Bpm, Unicredit ed Enel. Vendite sull’oil
Piazza Affari apre positiva (+0,45%), mercoledì 4 gennaio 2023, trainata da Banco Bpm (+1,75%), FinecoBank (+1,4%), Unicredit (+1,1%) e dalle utilities, in testa Hera, Enel e Terna (+1%). Vendite invece su Tenaris (-2,4%) ed Eni (-1%) con il petrolio in calo.
Ore 8:15 – Borse europee attese sopra la parità con il gas in caduta
Dopo due giorni brillanti in avvio di 2023 e una sessione debole di Wall Street, le borse europee sono attese sopra la parità mercoledì 4 gennaio. I futures sullo Eurostoxx 50 sono positivi per lo 0,2% alle ore 8:15, ma iniziano a prendere tono qualche minuto più avanti quando i prezzi del gas scambiato ad Amsterdam al TTF cedono in avvio il 6% a 68 euro il megawatt ora, un calo del 15% da inizio anno e del 50% a un mese.
Intanto l’Asia si è mossa ad andamento misto, con il Nikkei in rosso, appesantito dagli interventi di alcuni esponenti della Fed sul tema della recessione in arrivo, fra aumenti dei tassi e crisi di Covid in Cina. Un timore dei mercati che sta tenendo sotto pressione il petrolio, in calo da ieri di oltre il 4% (76,5 dollari il barile il Wti americano).
Il calendario di mercoledì
Gli investitori attendono con cautela i verbali della riunione del 14 dicembre della Federal Reserve (Fomc) mercoledì alle 20:00, perché potrebbero fornire indizi sul suo percorso di inasprimento politico.
Sempre mercoledì si attendono i Pmi servizi di dicembre in Italia (09:45), Francia, Germania e nell’Eurozona nel suo complesso (10:00). Dagli Usa, invece, verranno resi noti l’indice settimanale di richieste di mutui (13:00) e l’indice Ism manifatturiero (16:00).
A Piazza Affari occhio a…
Unicredit offre 20 milioni per Credimi, fintech milanese fondata nel 2015 e guidata da Ignazio Rocco di Torrepadula. secondo quanto scrive MF-Milano Finanza, solo una parte delle cifra sarebbe versata subito. In pista c’è anche CF+, la challenger bank ex Credito Fondiario. Tempo fino a lunedì 9 gennaio per raggiungere un accordo.
il Ftse Mib In merito alle società energetiche, i prezzi della bolletta del gas per i clienti a maggiore tutela a dicembre salgono del 23,3% rispetto al mese precedente, secondo gli aggiornamenti di Arera.
Iliad e Windtre hanno perfezionato il closing per la società Zefiro Net, la joint venture il cui capitale è detenuto al 50% dai due operatori, con lo scopo condividere e gestire congiuntamente le rispettive reti di telefonia mobile nelle aree meno densamente popolate in Italia.
Quanto a Trevi, inizia l’offerta dei diritti inoptati per l’aumento di capitale, che termina il 5 gennaio salvo chiusura anticipata.