venerdì, Marzo 13, 2020

La Germania sfodera un bazooka da 550 miliardi

Il ministro della Finanze Scholz annuncia prestiti per aiutare le imprese tedesche ad affronare la crisi del coronavirus. Von der Leyen (Commissione Ue): pronti a sospendere le regole del Patto di Stabilità. Per l’economista Modi all’Italia servirebbe un salvataggio da 500-700 miliardi di euro

MF Milano Finanza del 13/03/2020 15:2

di Marcello Bussi

Whatever It Takes? Ci pensa la Germania, ma solo per se stessa. Lo ha annunciato il ministro delle finanze Olaf Scholz: prestiti “illimitati”, con una disponibilità almeno di 550 miliardi di euro, per aiutare le imprese tedesche ad affrontare i problemi di cassa dovuti all’epidemia di coronavirus. “Non esiste un limite massimo, questo è il messaggio più importante. Questo è il nostro bazooka” ha detto Scholz, descrivendo il piano di aiuti, che è più importante di quello messo in atto durante la crisi finanziaria del 2008.

Intanto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha assicurato agli Stati membri dell’Unione “massima flessibilita” nell’applicazione del Patto di Stabilità e sul fronte degli aiuti di Stato. Durante una conferenza stampa a Bruxelles sull’impatto economico del Covid-19, ha sottolineato che “il virus rappresenta uno shock molto forte per l’economia globale ed europea e dobbiamo adottare azioni decisive e audaci adesso a tutti i livelli. Lo shock e’ temporaneo ma dobbiamo lavorare insieme per far sì che sia il più limitato e breve possibile e non vada a creare danni permanenti alle nostre economie. Per questo gli Stati membri dovrebbero sentirsi a loro agio nell’adottare misure a sostegno dei settori piu’ colpiti come il turismo, i trasporti o la distribuzione, e misure a sostegno delle persone”.

“Le norme sugli aiuti di Stato flessibili consentono agli Stati di adottare azioni rapidi a sostegno delle imprese”. Ieri la Commissione in poche ore ha adottato la prima richiesta, proveniente dalla Danimarca, per compensare le imprese per l’annullamento degli eventi con un grande numero di partecipanti”, ha spiegato la presidente.

Von der Leyen ha proseguito dicendo che “per offrire liquidità alla nostra economia la Commissione sta per lanciare un’iniziativa da 37 miliardi di euro” per facilitare gli investimenti di risposta al coronavirus e sostenere il settore sanitario, il mercato del lavoro e le Pmi. “Il bilancio europeo andra’ a liberare strumenti già esistenti per fornire liquidità alle Pmi a complemento delle misure già adottate a livello nazionale”, ha spiegato. “La situazione evolve molto rapidamente, siamo disposti a fare di più e faremo il necessario per sostenere gli europei e la nostra economia. Man mano che evolverà la situazione saremo pronti a fare di piu'”, ha garantito la presidente.

Per quel che riguarda la sfera sanitaria, Von der Leyen, ha evidenziato che alcuni controlli alle frontiere tra gli Stati membri “possono essere giustificati ma un divieto generale di viaggio non è considerato efficace dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e ha un importante impatto sociale ed economico, oltre a sconvolgere la vita di persone e imprese. Ogni misura che verrà adottata dovrà essere proporzionata”.

“Dobbiamo svolgere controlli sanitari alle frontiere esterne e interne ma non all’interno degli Stati membri. Il commissario Johansson presenterà oggi le linee guida dell’Ue per i controlli sanitari ai confini. Per far si’ che ogni misura abbia effetto, deve essere coordinata a livello Ue e gli Stati contigui devono lavorare insieme”, ha detto la presidente che ha posto anche l’accento sulla necessità che ci sia una fornitura adeguata di attrezzature di protezione in tutta Europa. Su questo fronte, Von der Leyen ha detto che “il commissario Breton e’ in contatto con i produttori di tali attrezzature, per valutare gli stock e aumentare rapidamente le riserve”. La presidente, a questo proposito, ci ha tenuto a precisare che: “il mercato unico deve funzionare. Non è una buona cosa se uno Stato membro adotta azioni unilaterali perche’ si crea effetto domino e cio’ impedisce che le attrezzature urgenti raggiungano gli ospedali. Questo si traduce nel reintrodurre le frontiere interne in un momento in cui la solidarieta’ tra gli Stati è più che mai necessaria. Di questo ho parlato con Francia e Germania e sono lieta di riferire che le controparti sono pronte ad adottare tutte le misure nazionali necessarie richieste”.

Per quanto riguarda l’Italia, secondo l’economista Ashoka Modi (ex Fmi), avrebbe bisogno aiuti finanziari tra i 500 e i 700 miliardi di euro per rassicurare i mercati che lo Stato e le banche possono pagare i loro debiti. Una mega-operazione di salvataggio che dovrebbe coinvolgere non solo l’Ue, ma anche il Fondo monetario Internazionale e gli Stati Uniti.

 

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