domenica, Aprile 11, 2021

LA NUOVA ONDATA – Lazio, scorte solo per 30 giorni, slitta la vaccinazione di chi ha meno di 60 anni

ROMA/CRONACA

Si abbassa l’età di chi si ammala, secondo il monitoraggio del Seresmi, il Servizio regionale per l’epidemiologia dello Spallanzani. La media dei pazienti in questa terza ondata è di 45 anni.

di Valeria Costantini

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Di questo vaccino si contano le 122 mila dosi arrivate a inizio mese, il 14 ne giungeranno altre 15 mila che però dovevano essere il doppio. Pfizer viaggia sulle 150 mila fiale, Moderna su oltre 40 mila. Bastano per coprire la media di 25 mila somministrazioni quotidiane, contando il milione e passa di prenotazioni, fino a ieri sera, che ovviamente include anche i mesi successivi. Il problema è che ricevere o meno AstraZeneca sarà una scelta soprattutto da parte di chi ha meno di 60 anni: chi rifiuta cercherà un hub con gli altri sieri, che però scarseggiano. Il rischio di un rallentamento nella campagna vaccinale è già realtà e non a caso l’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, si è sbilanciato: «Su Sputnik perché Germania sì e Italia no?».

Un alert al governo sull’urgenza di lanciare un’opzione di acquisto del vaccino russo, come sta facendo Merkel, in attesa delle eventuali autorizzazioni, per non arrivare ultimi nella fila. Il 19 aprile è previsto almeno l’arrivo di 18 mila fiale di Johnson & Johnson, ha annunciato D’Amato ieri in visita all’Eastman per i richiami a pazienti onco-ematologici: le dosi andranno in prevalenza alle carceri. Solo a Rebibbia, l’allarme del Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia, ci sono 70 detenute positive. «Serve correre con le vaccinazioni», il pressing di Nicola Zingaretti, dallhub del San Giovanni Addolorata. Anche perché il virus non dà tregua. Ieri bollettino tutt’altro che confortante, tra contagi e rianimazioni in rialzo. Su oltre 37 mila test, 1.463 i nuovi positivi, 100 casi in più in un giorno, 736 a Roma, 348 nelle province. Si contano 12 vittime in meno, tanti comunque i 35 decessi del bilancio. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 4%, mentre nelle Terapie intensive ci sono 18 pazienti in più (386 totali).

I ricoveri ordinari, invece, sono diminuiti di 55 degenti. Si abbassa l’età di chi si ammala di Covid, secondo il monitoraggio del Seresmi, il Servizio regionale per l’epidemiologia dell’istituto Spallanzani. La media dei pazienti colpiti dal virus in questa terza ondata è di 45 anni, 48,7% uomini e 51,4% donne. I casi confermati da inizio pandemia sono così distribuiti: il 17,7% nella Asl Roma 1, il 21% nella Asl Roma 2, l’10,2% nella Asl Roma 3, il 5% nella Asl Roma 4, il 9,3% nella Roma 5, il 10,6% nella Roma 6, il 9,1% nella Asl di Frosinone, il 9,4% a Latina, il 2,9% a Rieti e il 4,7% a Viterbo. Il 77,3% dei contagiati è stato individuato da attività di screening, il 22,7% da test per sospetto diagnostico. Il 93,9% dei casi attualmente positivi è in isolamento domiciliare, mentre sono basse le quote di chi arriva al ricovero, il 5,4% è in ospedale e lo 0,6% è assistito in Terapia intensiva. Si registra il 77,4% di guariti, la percentuale di decessi è il 2,3%.

11 aprile 2021 | 08:28

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