Per il sottosegretario Pd all’Ambiente a Tor Vergata potrebbe sorgere invece un polo dell’atletica. La «terza via» all’insegna della rigenerazione urbana, come alternativa al progetto sui terreni di Eurnova.
da ROMA / CRONACA
di Maria Egizia Fiaschetti
Mentre si complica la saga dell’arena giallorossa a Tor di Valle – si è scoperto che sui terreni pesano un’ipoteca e un pignoramento – la questione rischia di finire incagliata nell’agone politico in un clima, ormai, da Campagna Elettorale.
Sebbene i nuovi ostacoli emersi dalle carte del Comune siano superabili – basterebbe ripianare i buchi e sanare il pregresso – le opposizioni in aula Giulio Cesare, per primo il Pd, potrebbero cavalcare l’ennesima impasse per far slittare il voto e smarcarsi dall’angolo (il «no» allo stadio rischia di polverizzare consensi alle prossime Comunali). Inoltre, se il progetto dovesse naufragare la Sindaca uscente non potrebbe capitalizzare il risultato in vista della ricandidatura.
A rimescolare la carte, proponendo una terza via, è Roberto Morassut, sottosegratario dem all’Ambiente, che punta sulla rigenerazione urbana e la riqualificazione delle periferie: «Sta venendo al pettine la contraddittorietà dell’operazione Tor di Valle. Ho sempre detto che avrebbe comportato enormi problemi per i costi, le infrastrutture e la complessità dell’area». L’alternativa? «La Roma potrebbe trovare casa all’Olimpico, la Lazio al Flaminio».
Entrambi impianti pubblici, se non fosse che l’Olimpico non fa più capo al Coni ma alla Società Sport e Salute (azionista unico il ministero dell’Economia) e che il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, non ha mai mostrato interesse per il Flaminio (la struttura, vincolata, non consente grandi margini di sviluppo immobiliare). Tuttavia, Morassut si dice convinto che grazie a una forte sinergia tra soggetti pubblici la triangolazione potrebbe funzionare: «All’Olimpico potrebbe restare solo il calcio, mentre si potrebbe realizzare la parte dell’atletica a Tor Vergata nel comprensorio gestito dall’Università, dove è stata da poco rifinanziata la “Vela” di Calatrava». Già, ma quale sarebbe per i privati l’appeal di strutture preesistenti con scarse possibilità di espansione? «L’Olimpico, nella parte sottostante, dispone di ampi spazi per uffici e attività e non è escluso che si possano recuperare superfici a reddito anche al Flaminio. La premessa è che tutto avvenga nei limiti di interventi sostenibili per i quartieri».
Nel frattempo, come ricostruisce Il Fatto Quotidiano, nel bilancio 2021 sarebbero stati stanziati 25 milioni per risolvere il contenzioso tra l’ateneo di Tor Vergata e la Vianini, controllata dalla holding Caltagirone. Una norma emanata da via XX Settembre ne assegnerebbe la proprietà all’Agenzia del Demanio diretta, fino al 2014, da Stefano Scalera, attuale vice capo di Gabinetto del Ministro Roberto Gualtieri, che da gennaio dovrebbe andare a occuparsi di Relazioni Istituzionali proprio alla AS Roma.
23 novembre 2020 | 08:17