La società di Pallotta conferma che sono in corso colloqui per il passaggio al magnate Friedkin ma ancora nessuna firma. Faro della Consob
MF Online del 29/12/2019 19:02
di Roberto Sommella
La Roma passa di mano ma resta americana. Potrebbe essere questo l’esito finale della trattativa che è destinata a cambiare gli assetti della squadra che fu di Francesco Totti. Ma manca ancora una due diligence e la firma finale. È questo il senso di un comunicato diffuso dalla società in nottata prima dell’apertura di borsa, come anticipato da milanofinanza.it. La nota è stata richiesta per volere della Consob.
Ecco il testo. “Su richiesta di CONSOB, con riferimento ad alcune notizie apparse recentemente sugli organi di stampa in relazione ad una possibile operazione che vede interessati AS ROMA S.p.A. ed il Gruppo Friedkin, AS ROMA SPV LLC, società che detiene il controllo indiretto di AS ROMA S.p.A., tramite la sua controllata NEEP ROMA HOLDING S.p.A., informa il Mercato che sono in corso negoziazioni tra il Gruppo Friedkin e AS ROMA SPV LLC in merito ad una potenziale operazione che interessa NEEP ROMA HOLDING S.p.A. e le sue società controllate – inclusa A.S. Roma S.p.A. – (di seguito, il “Gruppo AS Roma”)”.
Al riguardo, prosegue la nota, ” AS ROMA SPV LLC informa che ad oggi non è stato ancora formalizzato alcun accordo definitivo per la cessione di NEEP ROMA HOLDING S.p.A. e delle società controllate e che qualsiasi operazione con il Gruppo Friedkin è subordinata al completamento con esito positivo delle attività di due diligence legale sul Gruppo AS Roma. In caso di perfezionamento di accordi definitivi aventi ad oggetto il trasferimento delle partecipazioni detenute in A.S. Roma S.p.A., AS ROMA SPV LLC fornirà adeguata informativa al Mercato nei termini di legge”.
James Paolotta dovrebbe quindi cedere le sue quote della AS Roma Spv Llc al magnate statunitense Dan Friedkin per una cifra vicima agli 800 milioni netti, compresi i 272 di debito e i 130 di aumento di capitale già approvato dall’assemblea degli azionisti.
L’eventuale chiusura dell’operazione conferma peraltro la possibilità che il comune di Roma dia il via libera definitivo alla costruzione del nuovo stadio di Tor di Valle, di cui la società di Pallotta ora in vendita detiene una quota del progetto nel suo capitale.