giovedì, Aprile 8, 2021

L’ALLARME-Orsi attraversano l’autostrada nel Parco d’Abruzzo: servono interventi urgenti

                                                                                                                                              ROMA / CRONACA

Il fenomeno sia sull’A25 che sull’A24. A causa delle recinzioni troppo basse i plantigradi riescono a scavalcarle creando situazioni di pericolo. il Presidente dell’Ente Parco, Cannata: «Alzare la barriera perimetrale da 120 a 200 centimetri»

di Antonio Mariozzi

Pericolo orsi lungo l’autostrada A25 che collega Roma con Pescara. L’attraversamento dei plantigradi mette a rischio l’incolumità degli automobilisti e degli stessi animali. Un fenomeno non nuovo neppure sulla A24 Roma- L’Aquila nel Parco d’Abruzzo, ma che ora torna alla ribalta con forza dopo che lorsa Amarena è stata vista attraversare un tratto dell’A25, prima della galleria di Cocullo, all’altezza dell’abitato di Carrito, frazione di Ortona dei Marsi in provincia dell’Aquila.

A segnalare a un guardiaparco la presenza dell’orsa sulla carreggiata è stato un automobilista dopo aver visto l’animale scavalcare la recinzione. E, subito dopo, al Parco d’Abruzzo (che si estende in tre regioni con Lazio e Molise) a conferma di ciò è arrivata una richiesta di indennizzo per danni in un allevamento di polli e conigli proprio a Carrito, a qualche centinaio di metri dallA25. Lì, secondo le verifiche del Parco, l’orsa Amarena e i suoi ex quattro cuccioli erano stati a mangiare polli e conigli.

Già in passato, sempre Amarena, munita di radiocollare satellitare, aveva attraversato più volte il tratto di autostrada per raggiungere orti, pollai e frutteti della zona.

Gli orsi, ma anche cervi e caprioli, invadono l’autostrada perché, come evidenzia il Parco d’Abruzzo, la recinzione è alta solo 120 centimetri, pochi per impedire il passaggio degli animali ed evitare così rischi concreti per gli automobilisti.

In questi giorni, per affrontare il problema e garantire più sicurezza a chi transita sull’autostrada A 24/A25, il direttore del Parco d’Abruzzo si è confrontato con i responsabili di Starda dei Parchi, la società che gestisce le due arterie autostradali tra Lazio e Abruzzo.

E mercoledì 7 c’è stato anche un sopralluogo tecnico. Così, sulla base delle verifiche svolte, il Presidente dell’Ente Parco, Giovanni Cannata ha interessato il Ministero della Transizione Ecologica sottolineando che le «dimensioni della recinzione perimetrale purtroppo non permettono di bloccare il passaggio della fauna, consentendo, oltre che all’orso, ad altri animali di superare agevolmente la recinzione e portarsi sulle carreggiate, con conseguenti criticità per la salute degli ecosistemi naturali e per la pubblica incolumità».

Cannata, nella nota inviata anche alla Regione Abruzzo e al Prefetto dell’Aquila, ha quindi evidenziato la necessità di alzare la barriera perimetrale da 120 a 200 centimetri, con l’aggiunta di un balzo verso l’esterno di 40-50 centimetri, chiamato «paragatti» allo scopo di «ridurre a situazioni davvero molto particolari la possibilità di accesso». Un intervento urgente, quello richiesto dal Parco d’Abruzzo, che nel tratto più critico dell’A25 può essere realizzato «con costi e tempi certamente molto modesti e alla portata di un contributo finanziario erogabile immediatamente da uno dei ministeri interessati». Per il Parco «la trasparenza e il coinvolgimento del pubblico si sottolinea sono presupposti fondamentali quando in ballo c’è il futuro di un patrimonio collettivo di inestimabile valore come quello dell’orso bruno marsicano».

8 aprile 2021 | 15:19

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