A Marzabotto e a Monte Sole, ricorda Mattarella, “sono piantate radici robuste della nostra Costituzione repubblicana”.
Redazione ANSA ROMA 29 settembre 2020 10:51 NEWS
ANSA/ GIORGIO BENVENUTI
“Lo sterminio degli innocenti che le SS compirono 76 anni or sono nelle terre attorno a Monte Sole ha impresso un segno così profondo e doloroso nella storia del popolo italiano che nulla e nessuno potrà mai cancellare. La Repubblica si inchina alla memoria di centinaia di donne e uomini, di bimbi e anziani, barbaramente uccisi secondo una logica di annientamento che travalicava persino gli orrori della guerra combattuta”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione.
“Le squadre naziste, accompagnate da guide e informatori fascisti – ricorda il Capo dello Stato – si resero responsabili di molteplici crimini nei mesi del loro arretramento sull‘Appennino Tosco-emiliano. Tuttavia, Marzabotto e le aree dei comuni di Monzuno e Grizzana Morandi divennero teatro di uno degli eccidi di civili più spaventosi, più disumani che l’Europa abbia conosciuto durante il secondo conflitto mondiale. Ma quelle vite tragicamente spezzate, quel dolore straziante dei sopravvissuti, sono diventate le basi di un riscatto popolare, di una liberazione, di una lunga stagione di democrazia, benessere, pace”.
A Marzabotto e a Monte Sole, ricorda Mattarella, “sono piantate radici robuste della nostra Costituzione repubblicana, le quali alimentano i principi di convivenza, di libertà, di uguaglianza tra le persone, di giustizia sociale, da decenni patrimonio della comunità nazionale e motore del nostro modello civile. Al tempo stesso, quelle radici portano linfa alla comune casa europea, all’Europa unita nelle diversità, ma anche nella civiltà dei diritti inviolabili della persona, nella cooperazione, nella solidarietà, che deve sempre prevalere sui rigurgiti di egoismo”.
“800 morti, la più grande strage nazifascista in Italia. Un immane sterminio di donne, uomini, bambini e anziani.Una ferita, la strage di Marzabotto, che mai dimenticheremo.La memoria dovrà sempre guidarci per contrastare il neofascismo e l’odio”. Così i deputati Pd sulle loro pagine social, nel giorno del ricordo dell’eccidio di Marzabotto tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944.
Sarà il ministro per il Sud e la coesione sociale Giuseppe Provenzano a rappresentare il Governo alla cerimonia commemorativa del 76/o anniversario dell’Eccidio di Marzabotto che si terrà nel paese dell’Appennino bolognese domenica 4 ottobre.
Dopo la messa nella chiesa parrocchiale di Marzabotto presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi e le orazioni ufficiali del ministro e di Valter Cardi, presidente Comitato Onoranze caduti di Marzabotto, del sindaco e presidente del Pd Valentina Cuppi, alle 15.30 nel Teatro Comunale del paese si terrà il dibattito “Oggi come ieri: il fascismo contro la libertà di informazione”.
Gli appuntamenti previsti dal Comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto, con le precauzioni necessarie a garantire la prevenzione sanitaria, prenderanno il via il 26 settembre fino all’11 ottobre.