Seduta debole per l’azionario europeo dopo i forti guadagni della vigilia, complice anche la chiusura dei mercati Usa per festivita’. Il Ftse Mib ha chiuso l’ultima seduta della settimana in calo dello 0,81% a 19.726 punti, in linea con le principali piazze europee.
da del 03/07/2020 18:20
Sul fronte dei dati macro, l’indice Pmi composito dell‘Eurozona, nella lettura finale di giugno, e’ salito a 48,5 punti dai 31,9 di maggio. Il dato e’ superiore al preliminare e al consenso degli economisti a quota 47,5 punti.
L’indice finale relativo al settore dei servizi e’ invece salito a 48,3 punti rispetto ai 30,5 punti del mese precedente, al di sopra dei 47,3 punti del preliminare e del consenso. Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi servizi definitivo della Germania di giugno e’ salito a 47,3 punti rispetto ai 32,6 di maggio, al di sopra dei 45,8 punti della lettura preliminare. L’indice Pmi servizi francese si e’ attestato a 50,7 punti rispetto ai 31,1 del mese precedente, sopra al preliminare a quota 50,3 punti. Infine a livello italiano, la lettura del Pmi servizi si e’ attestata a 46,4 punti dai 28,9 di maggio, battendo il consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal a 46,1 punti.
A piazza Affari, in luce Ubi B. (+2,5%). La banca ha aggiornato il Piano industriale al 2022, approvato oggi dal Cda, che prevede un utile di 562 mln a fine business plan rispetto ai 665 mln stimati in precedenza con una riduzione di circa 1 punto percentuale di Rote.
Il focus del mercato resta tuttavia sull’Ops di Intesa Sanpaolo (-0,34%). “Il consiglio di amministrazione di Ubi Banca ritiene che l’offerta” di Intesa Sanpaolo “non sia conveniente per gli azionisti di Ubi e che il corrispettivo dell’offerta non sia congruo sotto il profilo finanziario”, ha deliberato il Board, bocciando l’offerta. In calo, invece, Unicredit (-1,7%), Banco Bpm (-1,14%), Bper (-0,46%) e Mediobanca (-0,33%). Da notare B.Ifis (+1,89%), dopo che ieri la banca ha finalizzato con UniCredit un’operazione di acquisto di Npl unsecured, appartenenti prevalentemente al segmento consumer, per complessivi 335 milioni di euro di valore nominale.
In rosso gli industriali. In particolare Pirelli (-2,93%), Leonardo Spa (-2,14%), Cnh I. (-2%), B. Unicem (-1,56%), Prysmian (-1,13%) e Fca (-1,1%)
Male anche il settore del lusso: S. Ferragamo -2,58%, Moncler -2,17%, Tod’S -4,49%.
Seguono le utility, tra cui Snam (-1,99%), Italgas (-1,42%), Terna (-1,18%), Enel (-0,92%), A2A (-0,31%) e Hera (-0,29%).
Tra le mid cap, in rally Garofalo (+3,62% a 4,87 euro), su cui Equita Sim ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 5,55 euro, dopo il contratto preliminare per l`acquisizione del 100% di XRay One, un centro di diagnostica radiologica e medicina specialistica in provincia di Mantova operante sia in regime di accreditamento con la regione Lombardia che in regime privato. In progresso anche El.En (+2,67%) e Anima H. (+1,96%), mentre hanno perso terreno Saras (-3,09%), Mondadori (-2,65%) e B. Mediolanum (-2,43%).
Sull‘Aim, in luce Cy4gate (+15%), dopo la notizia che First Capital ha comprato una partecipazione rilevante, pari al 4% del capitale, con un investimento complessivo di 2,1 mln euro.