mercoledì, Ottobre 28, 2020

Le Società in corsa per il vaccino anti-Covid si salvano dal tracollo delle Borse

L’attività di ricerca di una cura lancia i titoli che potrebbero beneficiare della nuova urgenza di misure sanitarie. A Milano DiaSorin col segno più grazie ai test sulla diagnostica. AstraZeneca a Londra vicina alla parità grazie ai positivi sviluppi delle reazione degli anziani al farmaco. Bene Merck a Francoforte e Sanofi a Parigi

da del 28/10/2020 12:40

di Marco Capponi

In un giorno in cui le incertezze relative alla pandemia di Covid-19 stanno trascinando a picco i principali mercati azionari continentali, soltanto due categorie di titoli appaiono in buona salute: quelli che si occupano di e-commerce, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione alimentare, e quelli di società del comparto healthcare, direttamente interessate o possibili beneficiarie di un vaccino contro il Coronavirus.

Sono tre in particolare i titoli che spiccano nei vari listini europei. Uno è quello di Diasorin, l’azienda piemontese che si occupa di diagnostica e che, pur non essendo in corsa in prima persona per una cura, figura tra i leader mondiali dei test per scoprire le tempistiche di incubazione del virus. Il gruppo di Saluggia (Vercelli) scambia al rialzo del +0,89% a 192,70, a fronte del -2,63% del Ftse Mib, risultando così l’unico titolo in territorio positivo dell’indice insieme a quello di Saipem.

Un altro titolo che viaggia in controtendenza è quello di AstraZeneca, il cui vaccino, in fase avanzata di sperimentazione, potrebbe essere in commercio già nelle prossime settimane, permettendo all’azienda di diventare di fatto il principale fornitore mondiale della cura entro fine anno. Il titolo, che beneficia anche delle risposte positive sugli anziani a cui è stato somministrato il farmaco negli ultimi giorniscambia intorno alla parità a 8.053 sterline, contro l’indice Ftse 100 di Londra che sconta un -1,79%.

Il terzo caso interessante è quello di Merck, quotata a Francoforte, multinazionale impegnata sia nella diagnostica tecnologica a distanza sia nello sviluppo di due potenziali vaccini che, secondo gli analisti di Credit Suisse, potrebbero essere in commercio sul finire del 2021. L’azienda risulta una delle pochissime in terreno positivo nel Dax (-3,27%), con una performance del +0,22% a 135,03 euro.

Pur non viaggiando in terreno positivo, anche un’altra diretta candidata per il vaccino e riesce a sovraperfrormare l’indice di riferimento: si tratta della francese Sanofi, le cui azioni scambiano al ribasso del -1,75% a 79,58 euro contro l’indice Cac40 che è al -2,91%.

Intanto, si attende l’apertura di Wall Street, con i Futures che prevedono performance in scia ai mercati del Vecchio continente. Per le principali quotate del comparto healthcare in lizza per la cura il pre-market non appare lusinghiero: Moderna è a -0,78%, Johnson & Johnson a -1,03%, Pfizer a -1,29% e BionTech a -4,71%, dopo che ieri gli investitori sono rimasti cauti in attesa di nuovi sviluppi sulla fase 3 del trial anti-Covid.

E la Cina? In una giornata in cui solo Shanghai è riuscita a chiudere sopra la parità a +0,46%, e Hong Kong ha fatto -0,32%, le società in corsa per il vaccino si sono comportate in modo contrastato: Fosun Pharma ha sottoperformato l’indice cinese a -0,04%, mentre Sinopharm ha fatto meglio del benchmark dell’ex colonia britannica, assestandosi a +0,33%. Tracollo per la principale candidata al farmaco, Cansino, che a Hong Kong ha registrato un -7,31%. 

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