Definito il percorso che porterà all’aumento di capitale da 60 milioni della Siiq. Ad aver vinto la partita, in una sfida con altri quattro competitor, è il proprietario del gruppo Cpi. Interessato agli asset real estate di Parnasi e allo stadio della Roma
da del 07/10/2020 19:07
di Andrea Montanari
Il processo di rafforzamento patrimoniale di Nova Re Siiq è giunto al punto di svolta. La procedura competitiva gestita dall’advisor Houlian Lokey, volta alla ricerca del nuovo azionista di riferimento, si è infatti completata. Così, secondo quanto appreso da www.milanofinanza.it, ad avere superato l’ultimo step è stato il Cpi Property Group dell‘imprenditore ceco Radovan Vitek, che ha superto la concorrenza tra gli altri della famiglia Tabacchi e di Castello sgr.
L’operazione prevede il lancio di un aumento di capitale da 60 milioni e il cambio di controllo rispetto all’attuale assetto azionario della Siiq, che fa riferimento per il 54,56% a fondi immobiliari gestiti da Sorgente sgr, mentre il 16,75% è in mano al Fondo pensione del personale della ex Banca di Roma, un altro 5,5% all’Associazione nazionale di previdenza assistenza ragionieri e periti commerciali, e un ulteriore 5,76% all’Hotel alla Salute, a fronte di un flottante del 17,12%.
Vitek si è impegnato a sottoscrivere la ricapitalizzazione fino al raggiungimento del 50,1% del capitale di Nova Re, mettendo sul piatto quindi fino a un massimo di 30 milioni. Secondo quanto si apprende, il veicolo quotato, che rappresenta la prima operazione dell‘imprenditore ceco sul mercato italiano, sarà poi lo strumento che lo stesso Vitek utilizzerà per ampliare la sua presenza nel settore real estate. Anche perché il portafoglio della Siiq al momento è limitato a 7 immobili per un valore di circa 126 milioni.
Come è noto, da mesi Vitek è in trattativa con Unicredit per rilevare le società in liquidazione appartenute alla famiglia Parnasi e in particolare Parsitalia, Capital Dev ed Eurnova. Quest’ultima, in particolare, è la società proprietaria dei terreni di Tor di Valle, a Roma, dove sorgerà nei prossimi anni il nuovo stadio della As Roma recentemente rilevata dall’imprenditore Usa Dan Friedkin. Una partita, quella relativa agli asset immobiliari della capitale, che ora potrebbe accelerare.