mercoledì, Settembre 8, 2021

L’INCARICO-Questura, il nuovo capo della Mobile: «Fra le priorità la lotta all’usura e al riciclaggio dopo il Covid»

                                                                                                   

 ROMA /CRONACA

Francesco Rattà, 52 anni, ha guidato lo stesso ufficio investigativo a Reggio Calabria. «Da lì porto la metodologia di indagine per contrastare la malavita organizzata, ma anche quella predatoria»

di Redazione

Non solo lotta alla malavita organizzata, ma anche a quella responsabile di reati predatori sul territorio di Roma e provincia. E un rafforzamento del contrasto all’usura e al flusso di denaro collegato a questo fenomeno odioso che con la pandemia ha colpito un gran numero di commercianti e piccoli imprenditori anche nella Capitale. Sono le priorità del nuovo Capo della Squadra Mobile Francesco Rattà, che si è insediato lo scorso 1° settembre nell’ufficio al secondo piano della storica sede della Questura in via di San Vitale.

A presentarlo ieri mattina è stato il Questore Mario Della Cioppa, che qualche giorno fa ha accompagnato l’alto funzionario dal Procuratore Capo Michele Prestipino, con il quale ha collaborato negli anni scorsi da Capo della Mobile di Reggio Calabria.

Calabrese, 52 anni, sposato e padre di due figli, Rattà ha una lunga esperienza nel campo dell’anticrimine. Dopo Renato Cortese e Luigi Silipo, il nuovo capo della Mobile è il terzo responsabile di questo ufficio ad aver ricoperto lo stesso incarico nel capoluogo calabrese. Ma a chi gli chiede se esista a questo punto una «scuola calabrese» per combattere le infiltrazioni della ‘ndrangheta a Roma, Rattà replica: «Non credo nel mio caso ci sia un collegamento diretto, ma devo dire che anche in Pandemia la Malavita Organizzata non si è mai fermata. Qui a Roma trovo un ufficio ben strutturato con investigatori di prim’ordine. Non ci poniamo limiti su quello che potremo fare per combattere il crimine». Esempi? «Penso alla riapertura di vecchi casi non risolti ma anche a perseguire eventuali situazioni di appropriazione, da parte della malavita organizzata, di fondi europei legati al Recovery Plan. Faremo di tutto – promette Rattà – affinché nemmeno un centesimo finisca nelle tasche della criminalità».

In polizia da 27 anni, con numerosi incarichi proprio in Calabria, Rattà ha maturato una grande esperienza nella lotta alla mafia. «Porterò con me a Roma le metodologie che abbiamo applicato lì in questi anni e che ci hanno consentito di raggiungere risultati concreti e importanti, proprio come è successo a Roma con quanto fatto da chi mi ha preceduto afferma il neo capo della Mobile- cogliendo l’occasione per ringraziare il Capo della polizia Lamberto Giannini per l’incarico appena ricevuto -. Ma come detto siamo pronti ad affrontare tutto sul territorio di Roma e provincia, dai reati di genere alle violenze sessuali, le rapine, le estorsioni, il riciclaggio di denaro sporco e i casi di maltrattamenti in famiglia».
 
8 settembre 2021 | 07:46

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