mercoledì, Maggio 26, 2021

Lukashenko, attacchi contro Bielorussia oltre il limite

Il presidente: “Ho agito legalmente, il jet militare non forzò l’atterraggio del volo commerciale”. Il primo ministro: “Se arrivano sanzioni, embargo a merci occidentali”

Redazione MINSK NEWS

            EPA/ALEXANDER ASTAFYEV

Gli “attacchi” contro la Bielorussia hanno superato una “linea rossa”. Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko, dopo le condanne della comunità internazionale per il dirottamento di un aereo di linea Ryanair a Minsk per poter arrestare l’oppositore Roman Protasevich.

“Come avevamo previsto, i malintenzionati esterni ed interni hanno cambiato i metodi di attacco al Paese: hanno attraversato molte linee rosse e hanno superato i confini del buon senso e della moralità umana”, ha detto Alexander Lukashenko in una riunione con parlamentari, membri della commissione costituzionale e rappresentanti di enti governativi, stando a quanto scrive BelTA.

Lukashenko ha detto di aver agito legalmente per quanto riguarda l’atterraggio forzato del volo Ryanair a Minsk. “Ho agito legalmente, proteggendo le persone, in conformità con tutte le norme internazionali”, riporta il canale Telegram First Man’s Pool, vicino all’Amministrazione Presidenziale Bielorussa, rilanciato da Interfax. Lukashenko ha inoltre bollato come una “bugia assoluta” che un jet militare abbia forzato l’atterraggio del volo commerciale.

La Bielorussia può disporre un embargo sull’importazione di merci occidentali e imporre restrizioni sul loro transito in caso di sanzioni più severe. Lo ha detto il primo ministro bielorusso Roman Golovchenko, secondo Interfax. “Siamo in grado di proteggere i nostri cittadini e le nostre imprese. Su ordine del presidente il governo ha preparato un pacchetto di misure speciali di protezione in stretta conformità con le nostre leggi. Queste misure saranno piuttosto dolorose per i Paesi che hanno preso una posizione apertamente ostile e andranno da un embargo delle merci a restrizioni di transito”, ha detto Golovchenko in parlamento.

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